Un’operazione che è andata avanti per parecchio tempo, con il provvedimento di sequestro preventivo nei confronti di una società e di un noto imprenditore ascolano
Una storia strana e che sta facendo molto discutere, soprattutto ad Ascoli. I finanzieri del Comando Provinciale della città umbra, con il consueto e normale coordinamento della Procura della Repubblica di Ascoli Piceno, hanno avviato e dato l’avvio al provvedimento che dato il via libera al sequestro di circa 100 mila euro contro un’azienda che lavora nel settore dei prodotti tipici locali di Ascoli sia per quel che riguarda DOP e IGP. Oltre ovviamente al proprietario, in questo caso anche rappresentante legale della società.
Un’operazione che viene portata avanti dalle Fiamme Gialle picene del Nucleo di Polizia Economica-Tributaria, che hanno trovato ampia documentazione nei confronti di questa azienda che aveva e ha evaso il fisco e questo, secondo quanto si apprende dalla Guardia di Finanza, anche a tutela dei “distretti industriali” dove operava questa questa società. E proprio in base alle informazioni che hanno ricevuto e dopo indagini accurato sono stati effettuati dei controlli, dai quali è venuto fuori che questa azienda che si occupa di prodotti artigianali era solita agire facendo operazioni con fatture inesistenti che veniva emesse da una società “cartiera” per oltre 760.000 euro.
Si tratterebbe di un imprenditore noto ad Ascoli
La Guardia di Finanza di Ascoli è dietro a questa storia da parecchio tempo e si è deciso d’intervenire anche per tutelare tutte quelle aziende che invece lavorano e agiscono sul territorio in modo non fraudolento, almeno e soprattutto nei confronti del Fisco.
Indagini che sono andate avanti per mesi che hanno appurato quasi un sistema nell’effettuare operazioni emettendo fatture false. Il proprietario e imprenditore che è stato denunciato sarebbe molto noto ad Ascoli e, supponendo come in tutte le indagini e le inchieste la presunzione di innocenza, c’è da dire che l’impianto accusatorio nei confronti di questa persone sembra essere molto solido, tanto che il Giudice per le Indagini Preliminari, su attiva richiesta della Procura della Repubblica, ha disposto il sequestro, al momento, di di 99.902,00 euro. Nei prossimi giorni si vedrà di cosa esattamente si tratta.