Si sono schiantati in modo violentissimo e pesantissimo, a morire è l’autista del pullman ma ci sono anche tante altre persone coinvolte
Un pezzo di strada maledetto. E più passa il tempo, più non fanno che registrarsi incidenti o situazioni critiche. Si tratta dell’autostrada A14 dove all’interno di una galleria si sono scontrati violentemente un pullman e un camion più un’altra vettura, almeno sostengono i vigili de fuoco. Il tratto interessato è quello che va da Grottamare a Pedaso nel sud delle Marche, vicino ad Ascoli. All’interno del pullman c’erano 10 persone a bordo. Il problema è che all’interno della galleria si è sviluppato un incendio, anche perché pare che uno dei camion trasportasse alcolici.
Il conducente del pullman è morto nello schianto, secondo quanto si apprende pare fosse di nazionalità macedone. Altre persone sono rimaste ferite, ma due tra questi sarebbero in gravi condizioni, tanto che tutti sono stati portati in ospedale per essere controllati e curati. Il tratto di strada è stato riaperto, anche se tra le 15.30 e le 16 del 4 aprile, ad ascolicityrumors.it, risultavano circa 12 km di coda verso sud e quasi 7 nella direzione opposta. Totalmente in tilt il traffico in autostrada e sulla Statale. Un pezzo d’Italia si è letteralmente fermata.
Un posto maledetto e la gente insorge: “Bisogna fermare i cantieri”
“L’ennesimo grave incidente stradale di questa mattina, in una delle gallerie dell’ A14, dimostra quanto questo pezzo di Marche abbia bisogno di infrastrutture. Da anni siamo ostaggio di lavori interminabili. Non solo paghiamo un enorme prezzo economico, una persona oggi ha perso la vita, altre sono rimaste ferite“. Sono le parole che ha pronunciato Fabrizio Luciani, presidente di Confindustria Fermo a una emittente locale che rincara la dose su quello che è accaduto e perché accaduto.
“Tutto questo a fronte di promesse, progetti, accordi che non hanno mai trovato compimento in un piano strutturale vero. Non si può continuare così, in attesa della terza corsia, se mai si farà, quantomeno che venga ripristinata la normale circolazione su due carreggiate. Il cantiere aperto da anni è un insulto per un Paese che si dichiara moderno”. le parole del presidente di Confindustria Fermo