La razza del cane è un pastore dell’Asia centrale e, dopo aver dibattuto tanto, si è deciso che potrà essere adottato da un’associazione animalista, ma dovrà rieducarlo
Un storia di cui si è parlato e sparlato tanto. E’ stato brutto quanto è accaduto alla signora Gianna Canova, aggredita, morsa e scaraventata a terra dal suo cane, un pastore dell’Asia centrale. Un animale che viveva in casa da quasi dieci anni e che all’improvviso un giorno ha deciso che era il caso di attaccare. Ma l’ha fatto nel modo più brutale possibile, senza sapere cosa stava combinando a quella signora anziana che si era presa cura di lui per tanti anni. L’ha uccisa. E per la povera signora Gianna, non c’è stato scampo.
E’ successo settimane fa a Mercatino Conca. Una tragedia che ha sconvolto l’intero paese e riprendersi non è stato facile, soprattutto per la famiglia, il marito Italo Schiavi, un imprenditore in pensione molto noto nel paese, che ha assistito alla tragedia immane e non ha potuto fare nulla per impedirlo, tanta era la furia dell’animale che non si riusciva a frenare. La donna non si è quasi accorta di quello che le sta per capitare anche perché era uscita in giardino a fumare una sigaretta quando all’improvviso c’è stato l’attacco.
L’ambulanza è stata chiamata e si sono precipitati, ma una volta arrivati lì non c’è stato nulla da fare per la povera signora Gianna. Poi sul posto sono anche arrivati i militari che hanno dato modo e maniera di far intervenire i veterinari per calmare l’animale e portarlo al canile. Gli stessi dottori hanno constatato che si trattava di un cane assai pericoloso nello stato in cui è stato trovato. E in realtà si era deciso di abbatterlo, anche se mancava l’ufficialità da parte delle Istituzioni comunali e regionali, ma nel frattempo si è inserita un’associazione animalista che ha cercato in tutti i modi di non farlo uccidere.
E ci sono riusciti, a patto che venga rieducato a spese della stessa associazione. In questo modo Tigre, il nome del cane, che è stato giudicato “a rischio potenziale elevato“, verrà condotto nella sede di questa associazione che a proprie spese si prenderà cura del cane-killer, sperando che non faccia più del male a nessuno.