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Cronaca

Il ministro Piantedosi ad Ascoli: c’entra il ragazzo ucciso col machete

Scioccante episodio di violenza a San Benedetto: ragazzo ucciso a colpi di machete. Il ministro Piantedosi presto nelle Marche.

Preoccupa la situazione della sicurezza pubblica in provincia di Ascoli Piceno, dove tra le due città principali, Ascoli e San Benedetto del Tronto, cominciano a contarsi troppi episodi di violenza. L’ultimo, scioccante e raro nelle Marche, riguarda l’uccisione a colpi di machete di un ragazzo a San Benedetto.

Il ministro Piantedosi ad Ascoli: c’entra il ragazzo ucciso col machete (Foto Ansa) – Acoli.cityrumors.it

La vittima è un giovane di 24 anni, nato in Italia da una famiglia di origine nordafricana e residente a Giulianova, in provincia di Teramo. Secondo le prime indagini, il ragazzo sarebbe stato ucciso nell’ambito di un regolamento di conti.

L’episodio ha destato profondo sconcerto nella popolazione marchigiana, poiché episodi del genere non sono comuni nella nostra regione. Ecco perché il presidente Acquaroli ha chiesto al ministro dell’Interno Piantedosi di anticipare la sua visita, già in programma, nelle Marche.

Violenza in provincia di Ascoli, in arrivo il ministro Piantedosi

Lo scorso febbraio, Piantedosi aveva fatto visita alla poliziotta a cui era stata staccata una falange del dito con un morso da parte di un uomo fermato alla polizia per controlli, dopo essere stato trovato sul treno senza biglietto e fatto scendere alla stazione di San Benedetto del Tronto. A quel brutale episodio, purtroppo, era seguita l’aggressione a un capotreno, alla stazione della stessa città, da parte di un minorenne che era stato fatto scendere dal treno in quanto sprovvisto di biglietto. Poi, l’ultimo episodio di violenza, quello più grave e scioccante, sempre a San Benedetto, con l’aggressione a colpi di machete al giovane di 24 anni. Il fatto è avvenuto intorno alle 5 del mattino di domenica 16 marzo e l’aggressione si sarebbe consumata al culmine di uno scontro tra bande.

Violenza in provincia di Ascoli, in arrivo il ministro Piantedosi – Ascoli.cityrumors.it

Due gruppi di giovani, tutti di età compresa tra i 23 e i 25 anni e di origine straniera, uno locale e l’altro proveniente dall’Abruzzo, si sono confrontati nella notte tra sabato e domenica. Ne è scoppiata una rissa in cui sono state usate delle armi da taglio, tra cui un machete.

Il giovane 24enne di Giulianova colpito dal machete ha subito le ferite più gravi ed è morto quasi subito. IL ragazzo è stato trovato accasciato sul lungomare Trieste. Altri giovani delle due bande sono rimasti feriti in modo grave e soccorsi in diverse zone di San Benedetto.

Un ragazzo di Grottammare di 23 anni, ferito gravemente, è stato portato con l’eliambulanza all’ospedale di Ancona. Era tornato a casa ma il padre lo aveva accompagnato all’ospedale di San Benedetto.

Un altro giovane, con gravissime ferite al volto, è stato soccorso in un’altra zona della città. Mentre in via Gabrielli, sulla statale Adriatica, è stato recuperato dai carabinieri un 23enne di origine romena, ferito in modo lieve, portato in caserma per essere interrogato sull’accaduto.

Mentre gli investigatori stanno cercando di ricostruire i fatti di una terribile notte di violenza, il presidente delle Marche, Francesco Acquaroli, ha invitato il ministro dell’Interno Pinatedosi ad anticipare la sua visita, già in programma, in Regione e in particolare nella provincia di Ascoli e a San Benedetto.

Con un post sui social, Acquaroli ha scritto: “I drammatici eventi che si sono verificati la scorsa notte a San Benedetto del Tronto ci lasciano particolarmente sconvolti, anche perché arrivano al culmine di una serie di episodi locali che fanno scattare un campanello di allarme a cui non possiamo restare indifferenti. Ho chiesto al ministro Piantedosi, con il quale mi ero già confrontato sui fatti accaduti nelle nostre città, di anticipare la sua visita concordata solo pochi giorni fa per fare il punto della situazione, affinché si prendano le giuste iniziative per contrastare il proliferare di questi fenomeni che minano la sicurezza della nostra comunità”.