Una famiglia distrutta e che vive ore di angoscia, anche se adesso il ragazzo è fuori pericolo e non vede l’ora di tornare a scuola
Una città che ha vissuto ore di angoscia. Tanti, se non tutti erano all’interno dell’ospedale di Torrette perché preoccupati da quello che aveva fatto lo studente, gettarsi dal terzo piano per un voto negativo, per un giudizio che non riusciva ad accettare, forse perché era il primo o non si sa bene la motivazione. Ma non c’è. Un ragazzo che ha reagito in questo modo ad una situazione così delicata. Mai nessuno avrebbe pensato che potesse arrivare a fare una cosa del genere. La professoressa di matematica è rimasta scioccata per l’episodio, non riesce a capire, ed è comprensibile per una insegnante che lo fa da anni e di cui tutto parlano bene.
In questi giorni all’ospedale c’è un bel via vai, di tante persone che vogliono sapere come sta, che vogliono che lui sappia che la gente gli vuole bene anche diversi sconosciuti che si avvicinano al papà che non ha mai lasciato l’ospedale, lui ringrazia e ha la faccia assorta nei pensieri, giustamente. Ora è un po’ più sollevato perché il figlio è fuori pericolo, ma più ripensa a quel più più non riesce a capire cosa sia successo. Quando è stato avvisato è andato al liceo “ero convinto che non ci fosse più nulla da fare, il Signore me l’ha protetto“, dice con un filo di voce anche se è tranquillo. Ma l’emozione che trasmette è tanta, e non potrebbe essere altrimenti.
“Questa storia insegnerà a tutti qualcosa”
Sono stati giorni davvero tosti per la preoccupazione e per l’emozione che tutto alla fine si stava risolvendo, almeno dal punto di vista medico. Le fratture sono tante, quelle si rimetteranno a posto. Ora bisogna solo stare vicino alla famiglia, al ragazzo e solo dopo cercare di capire cosa è successo e come agire in questo senso. La famiglia si prenderà cura del loro caro e il padre è lì che cerca di trovare una serenità che insegue da giorni e osserva con pacatezza e saggezza “non giudico niente, non voglio pensare a niente. Questa storia insegnerà a tutti qualcosa“. Parole che danno forza e anche tanta voglia di andare avanti e superare un momento di grande difficoltà.
Non è facile adesso, non lo sarà nemmeno dopo. Il papà prova a farsi coraggio, capisce che il momento è delicato e racconta quasi a ruota libera davanti ai giornalisti, sembra uno sfogo, ma è solo voglia di parlare: “Mio figlio, vuole tornare nella stessa scuola, nella sua scuola, voleva farlo addirittura subito“. Non capisce cosa sia accaduto: “Eravamo da poco tornati da una settimana bianca, voleva recuperare qualcosa, poi è arrivato quel 2, ma lui va bene a scuola…“