Peschereggio affondato, scattano le indagini: la rabbia dell’armatore

La storia di un uomo che stava perdendo la vita in mezzo al mare e che adesso è distrutto per aver perso qualcosa a cui teneva tantissimo

Vita salva, ma il lavoro di una vita è andato tutto in frantumi. Non riesce proprio a gioire l’armatore dell’Antonio Padre, Paolo Mastrangelo. E’ il peschereccio di San Benedetto del Tronto che è affondato qualche giorno fa di notte, con l’armatore, che era sulla barca, e il suo equipaggio formato da altre due persone che sono stati soccorsi e salvati in mezzo al mare e quando non si vedeva più nulla perché era notte. Paolo Mastrangelo, l’armatore dell’Antonio Padre, è contento che i suoi ragazzi stiano bene, ma la disperazione per la sua barca che non si può più rimettere a posto è troppo dolorosa.

La storia
Un’imbarcazione che è affondata in mezzo al mare (Facebook ascolicityrumors.it)

 

Il giorno dopo la sciagura è andato alla Capitaneria di Porto per raccontare cosa era successo e purtroppo per loro la barca ha preso in pieno una piattaforma che di notte non è proprio semplice da vedere. E la sua disperazione sta bel fatto che quella barca ha un valore affettivo e famigliare che si tramanda da anni ed è per questo che è distrutto anche perché era il suo lavoro e non sa adesso come e cosa fare.

“Abbiamo sentito l’allarme per radio e ci siamo precipitati”

I soccorsi
Una barca della Guardia Costiera mentre va a soccorrere persone in difficoltà (Facebook ascolicityrumors.it)

 

Adesso Mastrangelo vede tutto nero ed è naturale anche perché non è facile perdere all’improvviso tutto quello per cui si è lavorato per un’intera vita. Forse col tempo si renderà conto della fortuna che ha avuto e anche delle persone che sono corse a salvarlo, ed è il caso dell’imbarcazione Roberta che appena ha sentito che i colleghi erano in difficoltà sono corsi in mezzo al mare per andare a dare una mano.

Piero Ciapanna, il proprietario dell’imbarcazione che ha salvato la vita a Mastrangelo e al suo equipaggio, parla alle televisioni locali e racconta cosa è accaduto: “Noi stavamo lavorando praticamente dalla parte opposta a dove stavano loro, abbiamo sentito dalla radio l’armatore dell’Antonio Padre che chiedeva aiuto e diceva che stavano affondando, ci siamo precipitati e nel giro di poco tempo eravamo lì accanto a loro e abbiamo visto che stavano già sulle zattere e la barca che affondava. È successo, è stata stata una sbadataggine e una sfortuna, quella piattaforma è segnalata, ma male e con le luci della costa è difficile vederla“.

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