Un’incredibile novità sta per essere approvata in consiglio comunale, ma sono tanti che insorgono e non sono d’accordo
Canticchi sull’autobus? Multato di 500 euro. Divieto assoluto di poter eseguire manifestazioni canore all’interno del mezzo pubblico. Sembra uno scherzo, ma non lo è affatto. Succede a Pesaro, un posto famoso e conosciuto in tutto il mondo anche perché è nato da quelle parti un grande della musica come Gioachino Rossini. E questa decisione che si sta per prendere è una vera stortura. Una distorsione vera e propria che sta facendo arrabbiare tanti cittadini. Il motivo? Un nuovo regolamento di Polizia Urbana che, al momento è in bozza, ma è pronto per essere approvato.
Si tratta di una nuova norma che a breve vorrebbe essere approvata per multare chi sull’autobus si lascia andare a “esecuzioni canore e/o musicali non autorizzate“. Il problema di questa situazione è che si tratta di una cosa vera, cioè c’è qualcuno che veramente ha partorito questa bella iniziativa così intelligente, ma talmente tanto che ha già fatto indispettire tante persone. Non perché si va sull’autobus a cantare, ma perché, dicono in tanti, si deve togliere la libertà di poterlo fare? E invece è stato messo tutto nero su bianco. La multa va da un minimo di 25 euro ad un massimo di 500 euro.
“E’ un assurdità e una cosa ridicola”, tuona un consigliere
Una cosa che stona assai e che, da un lato fa anche sorridere oltre che fare anche tanta tristezza per chi l’ha pensata. E ovviamente non sono mancate subito le polemiche, un consigliere di maggioranza, il pentastellato Lorenzo Lugli già ha dato il suo verdetto: “E’ ridicolo e un’assurdità: non si può né leggere e tantomeno approvare – tuona, promettendo battaglia –. Farò un emendamento al regolamento, lunedì in consiglio, per correggere il tiro. A prevalere deve essere il buon senso, anche perché c’è un altro comma dello stesso articolo, previsto nel nuovo regolamento che si occupa proprio di vietare gli eccessi”.
E le prese in giro per chi ha pensato a una cosa del genere non mancano affatto. Gente che si mette a scrivere sui social a deridere chi ha portato avanti una cosa del genere: “Se uno canticchia perché è di buon umore, credo che male non faccia. Soprattutto in un periodo come l’attuale così buio, che ci ha visti uscire da una pandemia e mentre assistiamo a scenari di guerra dolorosissimi e fenomeni di regressioni sociali”.