I dati diffusi oggi dall’Agenas, l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari, per l’anno 2025 del Programma nazionale esiti mette in rilievo la regione Marche per gli alti livelli delle prestazioni, raggiunti in vari ambiti
I risultati degli esiti degli interventi ospedalieri ai pazienti raccolti, come ogni anno, dall’Agenas mettono in rilievo risultati positivi a fronte di alcune mancanze per quanto riguarda le strutture nella regione Marche. La media degli interventi della sanità regionale infatti tende a curare bene l’urgenza, ma fatica a mantenere poi le stesse buone prestazioni nel recupero dalle varie problematiche del paziente e soprattutto nella continuità assistenziale.

L’acronimo Agenas sta per Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. È un ente pubblico non economico, istituito nel 1993, che supporta il Ssn e i sistemi sanitari regionali per lo sviluppo del sistema salute. Svolge attività di ricerca, monitoraggio, valutazione, formazione e innovazione con l’obiettivo di migliorare le prestazioni sanitarie e l’organizzazione dei servizi.
Bene, ma potrebbe andare meglio
Il nuovo Programma nazionale esiti 2025 di Agenas fotografa la qualità dell’assistenza erogata nel 2024 da 1.117 ospedali pubblici e privati nel nostro Paese. Per realizzarlo sono stati analizzati 218 indicatori, di cui 189 relativi all’assistenza ospedaliera e 29 all’assistenza territoriale, questi ultimi valutati in termini di ospedalizzazione evitabile, esiti a lungo termine e accessi impropri in pronto soccorso. Ne emerge una classifica diversa da regione a regione e con risultati altalenanti anche tra città della stessa regione. I dati emersi per quanto riguarda i servizi nella regione Marche mostrano un risultato in chiaro scuro, da una parte ben posizionati il pronto intervento e l’urgenza, dall’altra invece alcune difficoltà nel seguire le successive fasi di cura e di recupero del paziente.

Un risultato alla fine comunque soddisfacente, come ha sottolineato il governatore della regione Francesco Acquaroli: “I dati Agenas confermano le eccellenze della sanità marchigiana, risultato soprattutto del lavoro quotidiano di tutti i medici, gli infermieri, gli operatori socio-sanitari, tutti coloro che sono in prima linea negli ospedali, nei reparti e sui territori, a cui va il nostro principale ringraziamento”.
L’ospedale di Ancona una vera eccellenza
Tante le tante strutture ospedaliere della regione che comunque si sono distinte, ma a eccellere ancora una volta è l’Azienda ospedaliera Umberto I – Lancisi di Ancona che tocca livelli alti/molto alti in 7 aree valutate. Si tratta dei settori: ambito cardiocircolatorio, sistema nervoso, respiratorio, chirurgia generale, chirurgia oncologica, osteomuscolare, nefrologia. Segnalazioni positive arrivano anche nella chirurgia oncologica, mentre prestazioni di livello alto arrivano anche per l’Ospedale di Macerata.

In ambito osteomuscolare, sempre un livello considerato molto alto per gli ospedali di Urbino, Senigallia, Jesi, Fabriano, Civitanova Marche e Macerata. Inoltre vanno segnalati i miglioramenti rispetto allo scorso anno di tre strutture ospedaliere marchigiane, gli ospedali di Urbino, Fabriano e Civitanova Marche. “Questo risultato, che conferma l’eccellenza di Torrette e di ulteriori presidi sul nostro territorio, si affianca al lavoro di riforma che abbiamo voluto portare avanti in questi anni, di potenziamento delle strutture ospedaliere e dei servizi sanitari e delle reti sul territorio, in un’ottica di visione complessiva, e ci impegna a proseguire il percorso di miglioramento, garantendo cure di alta qualità e accessibili a tutti, e a rafforzare la collaborazione tra ospedali, territorio e università per affrontare le sfide future”, ha concluso Acquaroli.





