Lavoratori senza stipendio: resta ancora da saldare il debito di 1,7 milioni e la situazione si fa sempre più complicata
La situazione dei lavoratori della cooperativa Compass si fa sempre più critica. Giovanni Marchi, delegato CISL FP del Regina Elena, non usa mezzi termini per descrivere la condizione in cui si trovano le lavoratrici e i lavoratori: privi dello stipendio da mesi.
“Le lavoratrici e i lavoratori hanno il sacrosanto diritto a percepire lo stipendio”, dichiara Marchi, sottolineando l’urgenza di trovare una soluzione immediata che garantisca la regolarità dei pagamenti.
La radice del problema sembra essere ben precisa: Casa Ascoli, partecipata comunale del Comune di Massa, deve alla cooperativa Compass la considerevole somma di 1 milione e 700 mila euro. Un debito significativo che impedisce alla cooperativa di onorare gli stipendi dei propri dipendenti. Il direttore Antonio Sconosciuto aveva promesso che tale debito sarebbe stato estinto entro il 30 giugno scorso; tuttavia, questa promessa non è stata mantenuta. Una situazione che ha portato Marchi a parlare apertamente di fallimento professionale da parte della direzione.
Il direttore Sconosciuto e i conflitti di interesse contestati
Marchi evidenzia anche un conflitto d’interesse dovuto ai doppi incarichi ricoperti dal direttore Sconosciuto presso il Regina Elena e Casa Ascoli. Questa duplicità di ruoli sembra aver contribuito al mancato pagamento delle fatture verso la Compass. Nonostante l’amministrazione Arrighi abbia iniziato a saldare parte del debito pregresso ereditato dalla precedente gestione, le soluzioni temporanee adottate finora non sono ritenute sufficientemente efficaci per risolvere definitivamente la crisi.
Di fronte al persistere della crisi e all’inefficacia delle misure finora adottate, Giovanni Marchi chiede un intervento diretto del Comune di Massa. Secondo il sindacalista, sarebbe necessario che l’ente locale anticipasse il credito verso le cooperative per sanare definitivamente il debito con Compass. Una mossa decisiva che potrebbe garantire ai lavoratori la regolarità dei pagamenti degli stipendi.
Marchi conclude mettendo in chiaro che non esiterà a ricorrere a forme personalizzate di protesta qualora la situazione non dovesse migliorare rapidamente. Liberatosi dai vincoli politici che spesso rallentano le soluzioni concrete per i lavoratori, il delegato CISL FP dimostra una ferma determinazione nel voler risolvere una volta per tutte questa ingente problematica finanziaria che sta gravando pesantemente sulle spalle dei dipendenti Compass.