Un motociclista ha aggredito verbalmente una signora anziana e aveva torto, ha anche effettuato dello stalking e ora è a processo per violenza privata
Una banale discussione per strada finisce in un processo. Ma non in uno facile, bensì in una situazione dove ci sono aggressioni, minacce e stalking. Tutto in un singolo episodio tra un motociclista e una donna, per l’esattezza una signora di 66 anni, quindi una persona che, al di là di quello che potrebbe mai aver fatto, va rispettata. E invece, il soggetto in questione, non solo non l’ha rispettata quanto meno per essere una signora e per l’età, ma l’ha anche offesa duramente e la cosa più buffa di tutte è che aveva anche torto. Il suo comportamento è stato tra l’infantile e il bullo.
Un motociclista si sarebbe dovuto fermare ad un incrocio perché doveva dare la precedenza alla signora che portava una Panda, la quale, giustamente, è andata dritta, mentre il “soggetto” pensava di avere ragione e ha proseguito pure lui, costretto a frenare ha accostato la povera donna e gli ha detto di tutto, dando pure dei cazzotti alla macchina, mettendo anche in apprensione e un po’ di paura la povera donna. Una volta arrivata a casa, da lì a poco, si è ritrovata il centauro che, non contento, ha continuato ad offendere la donna. A quel punto è sceso il compagno nel tentativo di difendere la donna, ma il motociclista se l’è presa anche con lui. Davvero una bella scena e soprattutto un gran bel comportamento da parte di un adulto o presunto tale.
L’uomo che ha offeso e minacciato la donna si trova sotto processo
Con i pugni ha colpito più volte la carrozzeria e anche il finestrino della vettura. Un diverbio che è arrivato fin sotto casa. Ma non è tutto, anche perché è stato insultato pure il compagno che era sceso di casa per difendere la donna. Due persone anziane aggredite da un soggetto che si qualifica da solo. “Ti schiaccio e ti lascio per terra“, le parole che il centaura ha dedicato all’uomo della donna che cercava di difenderla. E non contento, il soggetto in questione per giorni, ogni mattina, andava a citofonare a casa dei due e poi scappava.
Non sopportando più la situazione i due signori hanno ben pensato di denunciare tutto alla polizia e così un uomo di 48 anni, per questa sua bravata è finito sotto processo per violenza privata.