Marche in emergenza per un motivo molto preoccupante: secondo gli esperti è una situazione mai vista prima d’ora
L’Adriatico si trasforma in un “mare tropicale”. È quanto emerge dalle ultime rilevazioni effettuate lungo la costa marchigiana, da Gabicce alla foce del Tronto, dove le temperature dell’acqua hanno raggiunto valori eccezionalmente alti, con picchi di 2,6°C sopra la media stagionale.
Questa anomalia termica è stata definita dal professor Roberto Danovaro, autorevole voce nel campo della biologia marina e docente alla Politecnica delle Marche, come una “situazione mai osservata prima”. Il professore ha personalmente misurato temperature vicine ai 29°C presso la riva e di 28°C a circa cinquanta metri dalla costa durante un’immersione a Numana.
La situazione attuale vede l’Adriatico avvicinarsi alle condizioni termiche tipiche di aree esotiche come il Mar Rosso o il Triangolo dei Coralli. Secondo Danovaro, nonostante l’apparente piacevolezza di queste acque calde per i bagnanti, ci troviamo di fronte a un fenomeno preoccupante che potrebbe avere ripercussioni significative sull’ecosistema marino locale. Le previsioni indicano inoltre che le temperature continueranno ad aumentare fino a settembre.
Marche, temperature record e allerta meteo
Non solo le acque dell’Adriatico stanno registrando valori insolitamente elevati: anche sulla terraferma si continuano a segnare temperature estreme. Nelle Marche si sono sfiorati i 40°C all’ombra, con picchi di 39,8°C registrati ad Acqualagna. Anche durante la notte non si registra una significativa diminuzione delle temperature soprattutto nelle aree urbane dove si formano isole di calore che rendono difficile trovare sollievo.
La situazione meteorologica è tenuta sotto stretto monitoraggio dalle autorità competenti. La Protezione civile delle Marche ha emesso un’allerta rossa per ondate di calore su tutta la regione nei prossimi giorni. Tuttavia, sembra che ci possa essere una leggera diminuzione delle temperature nel weekend grazie all’infiltrazione di aria più fresca dall’Atlantico che potrebbe portare anche a qualche temporale isolato.
Oltre alle preoccupazioni legate al surriscaldamento atmosferico e marino, c’è grande attenzione verso le risorse idriche della regione. La siccità sta mettendo sotto pressione gli approvvigionamenti d’acqua con alcuni comuni già costretti a interrompere l’erogazione notturna dell’acqua. L’appello è al consumo responsabile per evitare ulteriori restrizioni e garantire una gestione sostenibile della risorsa idrica in questo periodo critico.
L’estate 2024 sta dimostrando come gli effetti dei cambiamenti climatici possano manifestarsi con fenomeni estremi anche nelle nostre latitudini. La situazione richiede una riflessione profonda sulle azioni da intraprendere per mitigare tali impatti e proteggere gli equilibri degli ecosistemi locali.
