Morì per uno choc settico, ospedale Torrette paga 1,3 milioni

Dopo anni è arrivata la sentenza tanto attesa e le responsabilità della morte del papà 35/enne sono della struttura sanitaria

Una storia che turbò tanto. Un papà di 35 anni che morì all’improvviso in ospedale che colpì in tanti perché fu un decesso clamoroso. L’uomo, un ufficiale della Marina, si presentò di notte al Pronto soccorso di San Benedetto del Tronto con pochissime forze, debole ma tanti dolori dopo che venne visitato ed ottenne le dimissioni dall’ospedale di Torrette. Ci restò poco e morì all’improvviso. Le cause vennero date per gli effetti di una pericolosa infezione che derivava da un trattamento di chemio per via di un linfoma di Hodgkin, diagnosticato qualche mese prima. Diversi trattamenti di chemioterapia e all’inizio del quarto ciclo tutto andò male, fino alla morte il 19 giugno 2017.

Il dramma
L’ospedale Le Torrette di Ancona (Ansa Ascolicityrumors.it)

 

Uno storia che ha commosso perché l’uomo di 35 anni era diventato papà da pochissimo tempo, era di Anzio, ma i genitori vivevano da anni a San Benedetto e lui era da qualche giorno con loro anche per vivere la felicità di essere diventato padre. Per la famiglia fu uno choc dal quale difficilmente ti puoi riprendere. Nessuno di loro ha accettato quello che era successo e soprattutto come era successo, con una velocità inspiegabile. Il ,oro caro stava male, ma non così da poterlo vedere morire sotto i loro occhi quasi. E così, non avendo mai accettato cosa era accaduto, si sono messi a indagare e si sono rivolti all’avvocato Franco Carelli del Foro di Anzio-Roma, specialista in situazioni di questo genere.

Giudici danno responsabilità ai medici e all’ospedale con 1,3 milioni di euro

La responsabilità
Alcuni medici che lavorano in sala operatoria (Facebook-Ascolicityrumors.it)

 

Le indagini hanno portato all’apertura di un procedimento civile. Alla fine è arrivata la decisione con il tribunale di Ancona che in primo grado ha condannato l’Azienda Ospedaliero-Universitaria delle Marche a dare 1,3 milioni di euro suddivisi in vario modo alla famiglia, padre e madre, moglie, fratello e naturalmente al figlio dello sfortunato militare. Secondo i giudici e soprattutto i periti le responsabilità dell’ospedale sarebbe state nette e determinanti, anche perché il militare 35enne è morto per uno choc settico intestinale.

Un’infezione enterica che secondo l’accusa, sarebbe stata quasi provocata dal comportamento e da come avrebbero operato i medici in quella situazione. Una storia che, per il momento, è finita qui, ma l’ospedale probabilmente farà ricorso, anche se ancora non è arrivata alcuna decisione in questo senso.

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