Nuova truffa | La polizia postale lancia l’allarme: non rispondete a questo messaggio

Arriva una nuova truffa sul tuo cellulare. La polizia postale lancia l’allarme: “Non rispondete a questo messaggio”

Le Forze dell’Ordine hanno diramato una comunicazione di allerta relativa a quella che sembra essere l’ultima trovata dei criminali per compiere una vera e propria truffa.

Nuova truffa
Arriva una nuova truffa – Ascoli.cityrumors.it

La polizia postale, infatti, ha parlato di un raggiro che nelle ultime settimane ha preso piede su moltissimi smartphone e cellulari degli italiani. La segnalazione parla di un messaggio di testo inviato alla vittima, in cui chi scrive si spaccia per un parente o un amico stretto. La richiesta di aiuto, il finto messaggio e poi la truffa. Uno schema ben congegnato che ha già fatto molti danni.

Ecco la nuova truffa. La polizia postale ha già lanciato l’allarme

Ciao mamma, il mio cellulare è rotto: ho cambiato numero!“. Questo è uno dei testi più diffusi in una delle truffe che sta prendendo maggiormente piede in questi giorni in Italia. Le vittime, infatti, ricevono sul cellulare un messaggio WhatsApp di questo tipo e, chi ci casca, cade in una truffa davvero dannosa per il proprio portafogli.

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Ecco come funziona la nuova truffa del messaggio al telefono – Ascoli.cityrumors.it

La polizia postale ha infatti raccolto numerose denunce di persone che, purtroppo, ci sono cascate o di chi non ha creduto al finto messaggio ma ha voluto comunque segnalare il caso alle autorità competenti.

Proprio per questo, la polizia ha diramato un avviso in cui dice che, in caso di messaggio ricevuto dal proprio figlio, o dalla propria figlia, che comunica di aver rotto il proprio telefono, bisognerà assicurarsi che non sia una truffa. Nello specifico, i truffatori – dopo essersi finti figli della vittima e aver detto loro di aver rotto il telefono, chiedono alla vittima di aggiungere il nuovo numero in rubrica. Dopo alcuni giorni, infatti, seguiranno richieste di denaro su carte prepagate. Nei casi peggiori i criminali potrebbero addirittura chiedere di accedere al conto corrente della vittima.

Ha fatto molto discutere il caso di una donna di 85 anni residente a Firenze. La povera vittima ha ricevuto il messaggio su WhatsApp e, alcune ore dopo, ha ricevuto un messaggio con una richiesta di soldi. Il truffatore aveva infatti chiesto alla donna di avere due bonifici, dicendole che aveva un bisogno urgente di soldi e che alla fine avrebbe restituito il denaro. È stata proprio quell’anomala richiesta che, fortunatamente, ha fatto scattare nella donna il sospetto, fino alla decisione di rivolgersi alla polizia. Un caso che poteva concludersi anche con una truffa parecchio salata.

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