Omicidio Sirolo, come è morto Klajdi, il presunto killer ha estratto la fiocina dal suo petto ed è andato a pescare

Si aggiungono particolari inquietanti alla vicenda che ha sconvolto Sirolo, in provincia di Ancona, dove un uomo è stato ucciso con una fiocina.

A restare sull’asfalto, la scorsa domenica 27 agosto è stato un ragazzo di soli 23 anni, sul cui corpo è stata disposta l’autopsia per capire senza ogni dubbio come sia morto. Perché per la sua morte è stato messo in carcere un uomo con l’accusa di omicidio volontario aggravato dai futili motivi. La vittima sarebbe stata colpita con la fiocina in pieno petto dopo un litigio scaturito per cause banali, questioni di viabilità.

Sirolo ucciso con la fiocina
Inquirenti sul luogo dove un ragazzo è morto trafitto da un colpo di fiocina al petto a Sirolo (Ancona) – Foto Ansa – ascoli.cityrumors.it

Il presunto killer di Sirolo è stato fermato dai carabinieri a poche ore di distanza dai fatti per poi essere condotto in stato di arresto nella caserma dei carabinieri di Osimo. Era a torso nudo per strada a Falconara Marittima, con l’arma del delitto, un fucile da sub, che avrebbe estratto dal corpo della vittima per poi andarsene tranquillamente a pescare. Si tratta di un 30enne di nazionalità algerina. Il suo avvocato dice che l’uomo non ha mai tentato di fuggire e che non si è accorto nemmeno di aver ucciso il giovane.

Il presunto killer di Sirolo respinge le accuse: “Mi sono difeso”

Mentre la notizia del giorno è che è stata disposta l’autopsia sul corpo della vittima, Klajdi Bitri, il giovane albanese che è intervenuto per aiutare un amico in difficoltà che era stato coinvolto in un diverbio per una mancata precedenza, il presunto killer Molloul Fatah fa sapere attraverso il suo avvocato di non essersi reso conto di aver ucciso un uomo, anzi di non avere nemmeno sparato.

Omicidio Sirolo
Inquirenti sul luogo del delitto – Foto Ansa – ascoli.cityrumors.it

L’uomo di origini algerine avrebbe dunque impugnato la fiocina solo per difendersi “da quei tre” che erano in strada. In realtà secondo le ricostruzioni dei testimoni il presunto killer si sarebbe spazientito perché la macchina che precedeva la sua andava troppo lenta nei pressi di una rotatoria. Allora è sceso dall’auto per picchiare il conducente, che era in macchina con moglie e figli piccoli.

A quel punto Klajdi Bitri è intervenuto per difendere l’uomo aggredito e Molloul Fatah si sarebbe diretto presso la sua auto dove ha preso il suo fucile da sub sparando la fiocina verso il ragazzo, che colpito al petto si è accasciato per morire qualche istante dopo.

Gli inquirenti sono invece convinti che il 27enne presunto killer non solo sapeva di aver ucciso Klajdi per un motivo futile, e cioè il rallentamento di un’auto, ma “di certo dopo averlo colpito gli ha estratto la fiocina dal petto e se n’è andato al mare con la fidanzata”. Infatti è stato rintracciato poco dopo a Falconara Marittima

Giorno mercoledì 30 agosto è stato fissato l’interrogatorio di Melloul Fatah davanti al gip. L’uomo, al momento, fa sapere il suo avvocato, è in carcere sotto choc.

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