Cantiere lavori per il Ponte Ancaranese: trovato ordigno bellico nel fiume Tronto, intervengono gli artificieri dell’Esercito da Roma.
Durante lo svolgimento dei lavori del cantiere per il rifacimento del Ponte Ancaranese sul fiume Tronto, al confine tra Marche e Abruzzo, è stato trovato un ordigno bellico nel letto del fiume.

Si tratta di un residuato della Seconda guerra mondiale che nella giornata di giovedì 18 settembre è stato fatto brillare dagli artificieri. Sul luogo del cantiere sono arrivati gli artificieri dell’Esercito del 6° Reggimento Genio Pionieri di Roma, incaricati delle complesse e delicate operazioni di bonifica.
Gli artificieri hanno prima rimosso l’ordigno dal fiume Tronto e poi lo hanno portato in un luogo sicuro, dove lo hanno fatto brillare. In questo modo, i lavori sono stati ripresi in tutta sicurezza.
Cantiere Ponte Ancaranese: trovato ordigno bellico nel fiume Tronto e fatto brillare dagli artificieri
A dare la notizia del ritrovamento dell’ordigno bellico e della sua eliminazione è stato il Commissario Straordinario del Governo alla Ricostruzione post sisma 2016. I lavori per il rifacimento e la riapertura completa del Ponte Ancaranese, sull’omonima strada provinciale che collega Marche e Abruzzo, rientrano infatti tra i lavori di ricostruzione post terremoto.
La vicenda del ponte è abbastanza complessa. Il Ponte Ancaranse è doppio: è formato da un ponte storico in muratura e uno più recente in cemento armato, ognuno con il suo senso di marcia, tra i comuni di Castel di Lama, nell’ascolano, e Ancarano in Abruzzo, provincia di Teramo. Quello in muratura ha il senso di marcia dal teramano all’ascolano, mentre quello in cemento armato dalle Marche all’Abruzzo.

Nel 2016, a seguito del terremoto, il ponte in muratura era stato chiuso, poi riaperto dopo alcuni lavori di ristrutturazione e infine chiuso di nuovo ad agosto 2024, per ragioni di sicurezza. Tutti i veicoli vengono fatti transitare sul ponte in cemento armato, con il senso unico alternato. Una situazione che ha rallentato parecchio la circolazione, creando diversi disagi alla viabilità.
Il progetto iniziale, per consentire un traffico scorrevole, era quello di abbattere i due ponti, in muratura e in cemento, per costruirne uno ponte nuovo a doppio senso. Le Soprintendenze delle Marche Sud e dell’Aquila-Teramo, tuttavia, hanno dato l’altolà alla demolizione del ponte in muratura, ritenendolo un manufatto di interesse storico.
Pertanto è stato necessario cambiare il progetto: il ponte in muratura sarà mantenuto e accanto sarà costruito un nuovo ponte in cemento armato a doppio senso. Il cantiere, avviato a settembre, prevede interventi di consolidamento del ponte in muratura per consentire una viabilità controllata, con la riapertura nei primi mesi del 2026.
Quindi, partirà la seconda fase dei lavori, con l’abbattimento del ponte di cemento armato per costruire quello nuovo. Nel frattempo, nel cantiere è stato trovato l’ordigno bellico, rimosso nel giro di pochi giorni dagli artificieri dell’Esercito che hanno messo in sicurezza l’area e consentito la ripresa dei lavori.
Il Ponte Ancaranese, ricorda la struttura commissariale, rappresenta un’infrastruttura fondamentale per la viabilità e i collegamenti tra le province di Ascoli Piceno e Teramo. La ripresa dei lavori permetterà di rispettare il cronoprogramma stabilito e di avvicinarsi all’obiettivo di restituire al più presto il doppio senso di marcia lungo una delle arterie più importanti del territorio.