I meteorologi hanno già lanciato l’allarme per il 2024: l’anno potrebbe aprirsi con un evento meteorologico inaspettato.
Il meteo è uno dei pilastri della società moderna, soprattutto grazie alle sue previsioni meteorologiche che prevedono il tempo dei giorni successivi. I vantaggi sono infatti enormi, poiché tutti possono conoscere in anticipo cosa potrebbe verificarsi durante la settimana. Come facevano allora in passato gli antichi senza questa opportunità? Innanzitutto, i primi popoli che si interessarono ai fenomeni meteorologici furono gli antichi babilonesi.
Questi ultimi trascorrevano una parte del proprio tempo ad osservare il cielo, in particolar modo i vari colori, la direzione del vento e la forma delle nuvole. L’obiettivo principale era quindi quello di captare i primi segnali che dimostrassero l’arrivo del maltempo. Oggi invece la moderna tecnologia ha migliorato notevolmente la qualità delle previsioni.
Gennaio 2024, ecco cosa prevedono gli esperti
Secondo le ultime informazioni giunte dai meteorologi, un improvviso riscaldamento della stratosfera potrebbe generare una fortissima aria gelida, che si sprigionerebbe nel mese di gennaio. Cosa significa tutto questo? Uno strato dell’atmosfera terrestre, chiamato stratosfera, si dovrebbe riscaldare più del previsto. Ciò potrebbe innescare una serie di eventi concatenati, che culminerebbero con un’ondata di gelo che si riverserebbe sui paesi europei. Il territorio italiano potrebbe ovviamente essere colpito da questo inusuale evento meteorologico. Per la precisione, il fenomeno che dovrebbe innescarsi sopra l’emisfero artico si chiama stratwarming, ed è sostanzialmente un riscaldamento anomalo della stratosfera.
Questo termine è in realtà la fusione di due parole inglesi: warm (caldo) e strat (l’inizio di stratosfera). Ciò che sorprende maggiormente, è il fatto che questa parte dell’atmosfera terrestre si dovrebbe riscaldare fino a 40-50°C. Tutto ciò deformerebbe ovviamente lo strato sottostante della troposfera, il quale subirebbe gli effetti dell’alta temperatura. Cosa provocherebbe allora questo effetto? In questo periodo sul Polo Nord staziona solitamente un vortice polare, che in condizioni normali non crea grossi problemi ai paesi europei. Tuttavia, l’imminente caldo anomalo della stratosfera potrebbe “dividere” il vortice in tanti piccoli pezzi.
Questi ultimi, in base ai recenti modelli meteorologici, potrebbero allontanarsi dal luogo di origine per dirigersi verso i paesi europei, gli Stati Uniti e il Canada. Il loro avanzamento verso sud porterebbe ovviamente un’ondata di freddo nel centro dell’Europa e anche sull’Italia. In modo particolare, scatenerebbero gelo e neve su quasi tutta l’Europa centro-orientale, lambendo il territorio italiano. Lo stratwarming, dopo aver riscaldato la stratosfera e diviso il vortice polare, formerebbe quindi due o tre cicloni che si direzionerebbero verso l’Europa e il Nord America. Per il momento non è ovviamente possibile conoscere esattamente tutti i movimenti dei vari cicloni, poiché mancano ancora molti giorni all’arrivo di gennaio.