“Se Vero ce l’ha fatta lo deve a voi, grazie”, è il passaggio di una toccante lettera della mamma ai militari dell’Arma che in un momento delicato sono stati fondamentali
Da una storia brutta, bruttissima a bellissima. Di quelle che fanno venire i brividi. Che emozionano e possono essere da esempio per i giovani, e non solo. Di come si può rinascere quando si vedono le tenebre, quando si pensa di non avere più speranza, e invece riuscire non solo a ripartire nel migliore dei modi ma a rinascere del tutto e riuscire a diventare completi e felici di quello che si è fatti e soprattutto di sé stessi. E’ la storia di una ragazza, di cui non si sa molto, o meglio si sa quello che si deve sapere ovvero che ha passato un momento brutto della sua adolescenza, ma ha avuto la fortuna di avere accanto persone che le volevano bene e di aver trovato, nel giorno, nel momento e nell’istante giusto dei veri e propri angeli. Degli uomini e delle donne prima, carabinieri poi, persone che spesso vengono messe al centro dell’attenzione ma che invece nella vita di tutti i giorni fanno cose eccezionali.
E’ la storia di Veronica Peyrone, una ragazza che qualche giorno fa si è laureata e ha voluto passare questo bellissimo giorno e grandissimo momento a livello personale con le persone che l’hanno salvata nel vero senso della parola. Almeno questo è quello che ha raccontato la mamma di questa giovane donna, in una lettera toccante che ha inviato alla Stazione dei Carabinieri di Brecce Bianche. Una lettera dove c’è tanto amore, ma anche tanto ringraziamento da parte di un genitore che, da sola o da soli, non ce la potevamo fare.
Una mamma, una ragazza e dei Carabinieri toccano il cuore delle Marche
“Non posso dire di avercela fatta, dico che ce la sto facendo, tutti i giorni mi impegno a farcela, guardo avanti con consapevolezza verso nuovi orizzonti“, il primo toccante passaggio della mamma di Veronica che poi, nel ringraziare i Carabinieri prosegue e spiega: “Voi avete partecipato attivamente alla costruzione di questa rinascita, eravate lì proprio nei momenti più drammatici – prosegue – traguardo scontato per alcuni, ma non in questo caso. Traguardo che è anche una ripartenza con un nuovo progetto di vita”
