Riapre Castel di Luco, un tesoro del Piceno di oltre 300 anni

Il proprietario dell’antica Fortezza Francesco Amici fa una richiesta al Governo di pensare a “una tassazione agevolata per questi luoghi di cultura”

Un tesoro immerso nel Piceno di rara bellezza. E non rovinato nel tempo anzi che dal tempo stesso fa vedere quanto sia rimasto possente e magnifico. Un simbolo di resilienza e, perché no, anche di grande di lungimiranza visto cosa rappresenta Castel di Luco. E’ un pezzo del territorio di Ascoli che sovrasta una collina di rara bellezza e che dà la possibilità a chi vuole di andarlo a visitare, superando una delle sfide più importanti che ci sono state degli ultimi anni come il terremoto.

La bellezza
La fortezza simbolo del Piceno Castel di Luco (Facebook ascolicityurmors.it)

 

E dopo tanto tempo, ed è qui la novità, finalmente Castel di Luco riapre porte e portoni, a otto anni di distanza dalle tremendi scosse di terremoto che ci sono state nel 2016 che qualcosa fecero, non tantissimo per fortuna perché riuscì a reggere bene, ma furono comunque di un certo spessore, tanto che resero il castello non agibile, tanto da causare la chiusura per un lungo periodo. I lavori di restauro e di ricostruzione sono finiti. E così i turisti e le persone di Ascoli possono tornare ad ammirare uno dei punti e posti più belli di Piceno di Acquasanta.

Ogni pietra, ogni arco, ogni affresco sono stati amorevolmente curati

Maestoso
Castel di Luco visto dal basso, uno dei posti più belli di Ascoli (Facebook ascolicityrumors.it)

 

Riapre così uno dei posti più belli e affascinanti di Ascoli Piceno, dove finalmente tanti turisti potranno tornare a visitarlo e ammirarlo, ma anche gli studenti di tutta Italia, visto che poco prima del terremoto era uno dei castelli più visitati dalle scuole e dai ragazzi che ne restavano ammaliati. Un bello sforzo da parte della famiglia Amici, proprietaria dell’immobile, ma anche delle Istituzioni che si sono messe a disposizione per cercare di fare tutto nei tempi previsti o quanto meno ci hanno provato.

L’importante è che sia tornato a disposizione della città. La rinascita di Castel di Luco è un viaggio affascinante di restauro” racconta Francesco Amici, anche perché sottolinea il proprietario e quasi custode dal punto di vista culturale “ogni pietra, ogni arco, ogni affresco sono stati amorevolmente curati, unendo tecniche tradizionali con le moderne metodologie di conservazione. Questo restauro non è stato solo un atto di riparazione, ma anche di cura, rispetto e onore verso la sua storica eredità”. Torneranno quindi non solo turisti e studenti da ogni parte d’Italia e d’Europa, ma anche eventi, mostre d’arte e concerti. Un pezzo di storia di Ascoli Piceno torna a vivere e, perché no, anche a far sorridere.

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