San Benedetto, Arrestati dai Carabinieri i tre giovani protagonisti della violenta rissa in centro

Nella notte tra sabato e domenica scorsi, i Carabinieri della Compagnia di San Benedetto del Tronto sono intervenuti nei pressi di Piazza Garibaldi dove era stata segnalata una rissa tra alcuni ragazzi. Immediatamente giunti sul luogo dell’evento indicato, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, raccolte importanti informazioni circa l’accaduto, rintracciavano celermente gli autori della rissa.

Si tratta di un 23 enne italiano e di due stranieri nord africani, rispettivamente di 21 e 35 anni, tutti residenti in riviera, i quali, per motivi ancora al vaglio da parte degli investigatori, hanno innescato una violenta colluttazione mediante l’utilizzo di armi, in particolare un coltello e due mazze ferrate, che sono state tempestivamente recuperate e sequestrate dai Carabinieri.

Durante i tafferugli, il 35enne straniero ha riportato una ferita da taglio superficiale alla parte posteriore del collo, con una prognosi di 7 giorni, mentre il giovane italiano ha ottenuto una prognosi di 45 giorni a causa di diverse fratture da trauma agli arti.

Al termine degli accertamenti dei Carabinieri,  i tre uomini  sono stati dichiarati in arresto per rissa aggravata e porto abusivo di armi e sottoposti agli arresti domiciliari in attesta dell’udienza di convalida,  a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che li ascolterà nei prossimi giorni per comprendere le motivazioni che hanno fatto scattare la violenza. Intanto resta altissima l’attenzione alla prevenzione sul territorio, esercitata dai  Carabinieri del Comando Provinciale di Ascoli Piceno attraverso specifici servizi di controllo effettuati mediante pattuglie composte sia da personale in uniforme che in borghese, in grado di intervenire con la massima tempestività ed azione in caso di attivazione.

Allo scopo, i Carabinieri ribadiscono l’importanza della celerità nelle segnalazioni da parte dei cittadini attraverso il numero Unico Europeo 112,  situazione che spesso si rileva fondamentale per l’attività repressiva ad opera delle Forze dell’Ordine.

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