Una studentessa stava per essere strangolata a Bergamo da una giovane sambenedettese per futili motivi. Cosa è successo.
Un gravissimo e sconvolgente episodio di cronaca è avvenuto nei giorni scorsi a Bergamo ma interessa anche il Piceno poiché la protagonista, in negativo, è una giovane donna originaria di San Benedetto del Tronto.

La donna sambenedettese è una 37enne senza fissa dimora, con un passato problematico. La donna è stata arrestata Bergamo dopo aver tentato di strangolare una studentessa universitaria con il laccio di una felpa.
Fortunatamente, la 37enne non è riuscita nel suo intento ed è stata arrestata. Il motivo del tentativo di strangolamento è tanto incredibile quanto agghiacciante.
Donna di San Benedetto tenta di strangolare una studentessa a Bergamo
Il fatto risale a lunedì 19 maggio, quando intorno alle dieci del mattino la donna sambenedettese ha assalito all’improvviso la studentessa universitaria di 22 anni che stava raggiungendo la stazione ferroviaria di Bergamo. La donna ha aggredito la ragazza di spalle, stringendole al collo il laccio della felpa. La studentessa stava soffocando ma è riuscita a liberarsi e scappare, sotto shock è stata soccorsa da alcuni passanti.
La donna sambenedettese è subito scappata ma è stata rintracciata poco dopo dalla polizia, giunta sul posto con una volante della questura, chiamata dai testimoni del tentativo di strangolamento che avevano fornito agli agenti un identikit preciso.

Quando la 37enne è stata fermata dalla polizia ha tentato in modo maldestro di nascondere il laccio della felpa con cui aveva cercato di strangolare la studentessa. Non era la prima volta che commetteva questo tipo di reato, altri episodi si erano verificati il 26 febbraio e il 16 maggio scorsi, quando altre due ragazze avevano denunciato un tentativo di strangolamento. La donna, inoltre, ha anche precedenti per furto, ricettazione e oltraggio a pubblico ufficiale.
Quando è comparsa davanti al giudice per l’udienza di convalida del fermo, la sambenedettese ha spiegato il tentativo di strangolamento dicendo di sentirsi soffocata, metaforicamente, dal rapporto di odio e amore con un’amica e per questo motivo ha voluto far provare la stessa sensazione ad altre donne, scelte a caso per strada.
Oltre ai tentativi di strangolamento e ad altri precedenti penali, la 37enne in passato era stata sottoposta a due Tso, trattamenti sanitari obbligatori. Il giudice ha convalidato l’arresto della sambenedettese per lesioni aggravate dai futili motivi e dall’uso improprio di un’arma e ha disposto una perizia psichiatrica nei suoi confronti.
Nel frattempo, la studentessa aggredita ha ricevuto una prognosi di sette giorni, dopo esser stata portata in ospedale con l’ambulanza. Le ferite fisiche guariranno in pochi giorni, per lo shock e lo spavento ci vorrà un poì di più.