Un uomo è stato al centro di una truffa da una banda criminale: la modalità con la quale sono riusciti a beffarlo è davvero incredibile
Da tempo le truffe telefoniche organizzate e realizzate ai danni di vittime sfortunate e ignare delle conseguenze a cui andavano incontro, si stanno sviluppando con grande continuità. Nonostante le raccomandazioni della polizia postale e il grande clamore mediatico che si scatena, sono tante le persone che (puntualmente) cadono nelle trappole di malviventi senza scrupoli, capaci di truffe e raggiri.

L’ultimo episodio è avvenuto a San Benedetto del Tronto. La vittima è stata raggirata da una piccola banda, che è riuscita a beffarla e a sottrargli una cifra importante. Il numero delle persone che sono state raggirate è sempre più alto: i malviventi sfruttano la buona fede e l’ingenuità delle vittime, che molte volte (per la vergogna) preferiscono evitare di denunciare l’accaduto. Ma stavolta le cose sono andate diversamente: l’uomo ha chiamato le forze dell’ordine ed è riuscito a far arrestare una parte delle persone coinvolte.
La truffa ai danni di un uomo di San Benedetto del Tronto: la dinamica
Il fatto risale al 1 giugno del 2023: a cadere nelle grinfie dei criminali è stato un ragazzo di 35 anni. Un fatto tendenzialmente anomalo, visto che le attenzioni dei criminali sono generalmente rivolte alle persone più anziane. Ma in questo caso il tentativo di truffa è stato cosi bene ingegnato, che il giovane ha creduto davvero di essere in pericolo: tanto da seguire le indicazioni dei furfanti. Ha ricevuto sul proprio telefono cellulare un messaggio, apparentemente consegnatogli da Poste Info: il numero e il logo erano facilmente riconducibili al presunto mittente.

Nel messaggio veniva specificato che c’era stato un tentativo di accesso fraudolento al suo conto corrente. Messaggio che aveva il compito di terrorizzare il mittente e prepararlo alla fase successiva. L’uomo è stato raggiunto da una telefonata, con la quale un finto responsabile di un servizio di sicurezza, gli diceva che il suo telefono era stato hackerato ed erano state registrate tutte le sue password. Per questo motivo lo invitava a trasferire tutti i suoi soldi su un conto sicuro: del quale (naturalmente) gli sono state date tutte le coordinate.
Il conto era intestato ad una delle responsabili della truffa: una donna di 34 anni di origini francesi, che viveva in Abruzzo. La vittima, spaventato dalla possibilità di perdere tutti i suoi risparmi, ha effettuato sei ricariche sulla carta, poi rivelatasi essere una Postepay, intestata alla donna. In tutto ha versato ben 2811 euro. La donna è stata identificata e raggiunta dalla procura di Ascoli Piceno: è ancora aperta invece, la caccia all’uomo che ha contattato la vittima al telefono. Nei giorni scorsi si è svolta l’udienza pre dibattimentale presso il tribunale di Ascoli Piceno: la 34enne francese è stata rinviata a giudizio: sarà processata e dovrà rispondere delle accuse di truffa e sostituzione di persona.



