In centro vietato giocare pallone nelle aree pedonali, multe fino a 500 euro. La decisione che sta facendo discutere.
Un’ordinanza del sindaco di Grottammare, Alessandro Rocchi, vieta il gioco del pallone e altri simili nelle aree pedonali del centro cittadino, durante i mesi estivi. Chi infrange il divieto sarà sanzionato con una multa che può arrivare fino a 500 euro.

Il provvedimento di divieto e la relativa sanzione sono apparsi eccessivi ad alcuni cittadini e ha dato luogo subito ad accese discussioni. A Grottammare non si parla d’altro e sulla questione hanno detto la loro anche i turisti.
Ma perché il Comune di Grottammare ha deciso di vietare il gioco del pallone? Non si rischia di togliere una forma di svago ai bambini e ai ragazzi? Il motivo di tale decisione è stato spiegato dal sindaco. Ecco qual è.
A Grottammare vietato il gioco del pallone in centro durante l’estate
Il motivo del provvedimento di divieto di giocare a pallone, e ad altri giochi che prevedano il lancio di oggetti, durante l’estate, nelle zone pedonali del centro di Grottammare è presto detto: tutelare la serenità, la tranquillità e l’incolumità dei residenti e dei turisti, in un periodo di maggiore affollamento come quello dei mesi estivi.
Durante l’estate, infatti, la popolazione di Grottammare si moltiplica, pertanto è necessario adottare delle misure speciali per garantire la serena convivenza di tutti, anche a costo di rinunciare a qualche libertà.

Giocare a pallone negli spazi pubblici, infatti, può causare più di qualche semplice disagio quando le persone in città aumentano. Oltre all’occupazione degli spazi, spesso accompagnata da schiamazzi, c’è anche il rischio di colpire persone e oggetti, provocando danni alle persone e alle cose. Il rischio che qualcuno si faccia male, dunque, aumenta ma anche danneggiare auto e biciclette, parcheggiate o di passaggio.
L’ordinanza con il divieto, dunque, per quanto severa serve a garantire la sicurezza e la tranquillità di tutti, a cominciare dai turisti. Il provvedimento, inoltre, è una risposta alle tante segnalazioni arrivate in Comune in merito alle attività di disturbo, ai disagi e ai pericoli spesso dovuti a giochi troppo vivaci.
Il sindaco Rocchi ha spiegato che l’ordinanza serve per tutelare residenti e turisti, perché alcune persone erano state colpite dai palloni lanciati durante il gioco oppure erano cadute, mentre passeggiavano o andavano in bicicletta, nel tentativo di evitare di prendere una pallonata.
Ad ogni modo, ha spiegato il sindaco, si può sempre giocare a pallone negli spazi pubblici appositamente adibiti, come il campetto adiacente alla Scuola Speranza e i parchi Primo Maggio, della Madonnina e del campetto della chiesa Madonna della Speranza. Il primo cittadino ha anche sottolineato che nelle vie e nelle piazze pedonali dove è vietato il gioco del pallone, e simili, sono assolutamente liberi tutti gli altri giochi che non prevedono il lancio di oggetti e che non sono pericolosi per le altre persone.
A Grottammare, fino al 14 settembre, sono vietati i giochi con la palla e il lancio di altri oggetti nelle piazze e vie: Fazzini, Dante Alighieri, Carducci, Kursaal e San Pio, in quest’ultima solo alla sera e durante la notte, dalle 21 alle 7 del mattino seguente.
Le sanzioni previste per i trasgressori vanno da 25 a 500 euro, con una riduzione a 50 euro in caso di pagamento immediato. Gli agenti della polizia locale, che dovranno far rispettare l’ordinanza, potranno anche sequestrare gli oggetti usati in violazione delle regole.
Il provvedimento ha scatenato il dibattito in città tra favorevoli e contrari, anche tra i turisti. C’è chi lo ritiene giusto e ragionevole e chi invece eccessivo e troppo rigido.