Tutti ci chiediamo che fine fa tutto il cibo che avanza a “È sempre Mezzogiorno”. Finalmente ora è venuta a galla la verità.
Tra le trasmissioni di cucina più amate dal pubblico primeggia “È sempre Mezzogiorno”. Ma che fine fa tutto il cibo che avanza?
Le trasmissioni di cucina, negli ultimi 10-15 anni, hanno preso un’ampia fetta dei palinsesti dei canali televisivi. Tra le più amate e seguite dal pubblico primeggia “È sempre Mezzogiorno”, in onda quotidianamente su RAI Uno proprio all’ora di pranzo. Al timone della trasmissione una sempre sorridente Antonella Clerici, volto che da anni ci accompagna per mano a scoprire nuove ricette.
Come in ogni trasmissione di cucina, c’è sempre lo stesso problema: si prepara molto cibo che poi, inevitabilmente, avanza. È vero che in parte il cibo viene assaggiato dai concorrenti, dai cuochi e dalla stessa Antonella Clerici ma, in ogni caso, ogni giorno gran parte delle pietanze restano quasi interamente sui tavoli. Che fine farà tutto quel cibo che avanza ad ogni puntata? Dopo anni è finalmente venuta a galla la verità.
È sempre Mezzogiorno: ecco dove finisce il cibo
Che si tratti di Masterchef, Bake off o È sempre Mezzogiorno, il problema che si ripresenta è sempre lo stesso: che fine fa tutto il cibo che avanza? La risposta vi lascerà increduli.
La produzione di È sempre Mezzogiorno ci ha tenuto a puntualizzare una cosa: niente viene buttato nell’immondizia e niente viene sprecato. Al termine di ogni puntata del programma in onda su RAI Uno, vengono distribuite delle Doggy Bag cosicché cuochi e concorrenti possano portarsi a casa il cibo che è avanzato. La pratica, in effetti, non è nuova: anche a MasterChef funziona così da anni e i concorrenti, al termine di ogni puntata, portano a casa ciò che è rimasto.
Le Doggy Bag sono pratiche e molto utili e stanno prendendo sempre più piede anche in molti ristoranti. In diversi posti, infatti, il cliente può portare a casa ciò che non è riuscito a terminare e che è rimasto nel piatto. Un’ottima idea visto che, talvolta, in certi ristoranti o in certe pizzerie le porzioni sono molto abbondanti e almeno la metà dei clienti non riesce a consumare tutto.
Un modo che consente, da un lato, di evitare sprechi di cibo ancora buono e, dall’altro lato, dà modo anche a noi di risparmiare denaro: non dovremo pagare per cibo che non abbiamo consumato e avremo un pasto già pronto per il giorno successivo. Anni fa in molti ristoranti cinesi e giapponesi che adottavano la forma All you can eat era stato escogitato un altro modo per evitare sprechi: far pagare un sovrapprezzo a chi ordinava e poi non finiva tutto quello che aveva ordinato.
