La città di Ascoli Piceno nasconde vari misteri, miti e leggende. Scopriamoli insieme!
Ascoli Piceno è una delle province delle Marche. Popolosa, ma anche molto tranquilla, questa città però ha molti segreti nascosti.
Dettagli, frasi, leggende e modi di vivere: scopriamo insieme tutto quello che nasconde la città di Ascoli Piceno
Leggende, miti e dettagli su Ascoli Piceno
Ascoli Piceno nasconde ben otto leggende, storie e chicche davvero uniche. Se non vuoi prederti neanche un dettaglio, scorri per scoprirle tutte!
1) Una città piena di rughe
Se sei stato ad Ascoli Piceno, sicuramente avrai notato che alcuni vicoli stretti si chiamano “rue“.
Questa parola deriva dal latino e significa letteralmente ruga.
Si utilizza il termine “rue” per identificare le vie che portano dal centro storico alle mura della città.
2) Colonne della Chiesa di San Francesco
La Chiesa di San Francesco è delimitata da travertini, se non si è attenti, però, si rischia di perdere un dettaglio davvero curioso.
Sul lato corto della Chiesa, davanti alla porta principale, sono nascoste delle colonne decorative che producono suoni diversi.
Queste colonne sono state posizionate leggermnete più staccate rispetto al muro. Inoltre, hanno diametri diversi. Se proverai a bussare sopra con le nocche, sentirai che ognuna di queste fa un rumore diverso.
Quando gli ascolani notarono questo strano gioco di suoni, presero l’abitudine di uscire dalla Messa e di battere le chiavi sopra le colonnine.
Il motivo delle scalanature lungo il profilo delle colonne è dato proprio dalla grandezza e spessore delle chiavi che venivano usate per fare rumore.
3) Il Campanile della Cattedrale di Sant’Emidio
Devi sapere che ogni campana della Cattedrale di Sant’Emidio ha un suo nome. La più grande è dedicata proprio a Santo Emidio, la seconda è detta Marina, la terza viene chiamata Polinesia (la giovane donna che si convertì dopo aver fatto la conoscenza di Sant’Emidio), la quarta è nota a tutti come la Lucertola, perché sopra vi è inciso proprio un rettile.
Ultima, ma non per importanza, abbiamo la Marcuccia che guarda proprio in direzione del Colle San Marco.
4) Ascoli Piceno sa parlare
Penserai subito che grazie ad un gioco di venti e di suoni, Ascoli Piceno sappia parlare. Non è proprio così.
Sulle mura del centro storico di questa città ci sono un sacco di targhe che presentano proverbi, modi di dire, frasi o preghiere.
Pensa che ce ne sono almeno un centinaio per tutta Ascoli Piceno. Ti sfido nel trovare quella più famosa citata da Rua Lunga nel Cinquecento, mentre Arisa si mostra sempre più sensuale.
Dovrai trovare la targa che porta queste parole: “Chi po non vo, chi vo non po, chi sa non fa, chi fa non sa et così il mundo mal va“.
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