Il diamante più grande del mondo è destinato ad un percorso molto difficile per arrivare a diventare un bellissimo gioiello.
La notizia del ritrovamento di una pietra record, in Russia, ha suscitato scalpore per due motivi. Uno è ovviamente inerente alla rarità e alla bellezza del diamante, e l’altro perché commercializzarlo sarà davvero difficile.
Da quando è iniziato il conflitto in Ucraina l’Unione Europea ha inflitto alla Russia le più stringenti sanzioni mai viste prima nella storia. La guerra sta portando conseguenze catastrofiche, in primis a danno dei soldati e delle loro famiglie, nonché delle popolazioni che sono costrette a vivere sotto i bombardamenti.
Ma come sappiamo, anche gli equilibri economici stanno risentendo moltissimo della situazione, che tra l’altro non sembra nemmeno vicina ad una soluzione di pace. Scendendo nel dettaglio, scopriamo che le restrizioni imposte alla Russia possono causare ingenti danni economici al Paese governato da Putin, e non solo.
Perché il diamante più grande del mondo potrebbe rimanere un tesoro invendibile
Tra i vari pacchetti di sanzioni imposte alla Russia rientrano restrizioni individuali verso determinati soggetti ma anche limiti economici a livello territoriale.
L’UE ha deciso di stringere le opzioni e le libertà di scambio commerciale inerenti importazione ed esportazione. Questo significa che le realtà europee non possono vendere alcuni prodotti alla Russia e che la Russia non può vendere determinati prodotti alle realtà europee.
I prodotti oggetto di restrizione non sono ovviamente stati scelti a caso. La volontà è stata quella, sin dall’inizio, di “massimizzare l’impatto negativo delle sanzioni sull’economia russa”, contemplando al tempo stesso danni lievi per le attività in Europa. Ad esempio le restrizioni non si applicano su farmaci, alimenti e prodotti agricoli.
Secondo i dati divulgati dalla Commissione europea, emerge questo quadro:
- dal febbraio 2022 l’UE ha vietato esportazioni per circa 44 miliardi di euro e importazioni per circa 90 miliardi di euro;
- il 49% in più delle esportazioni rispetto al 2022 e il 58% in più delle importazioni rispetto al 2022 sono oggi oggetto di sanzioni.
In questa situazione, la notizia del ritrovamento del diamante più grande del mondo non poteva che innescare la domanda: come farà la Russia a venderlo?
Tutto è accaduto a danno di Alrosa, un “big” dei diamanti russo, che nella miniera di Yakutia ha rinvenuto una pietra da record. Secondo le prime stime, la combinazione di peso, forma e colore rende il diamante – di 390,7 carati – rende la pietra più unica che rara e dunque possiamo immaginarne l’inestimabile valore. Tuttavia, a causa del divieto di importazione di diamanti dalla Russia, il mercato si stringe molto e per il Alrosa sarà davvero difficile trovare i compratori giusti.