La Rai ha deciso che il suo contributo, per anni apprezzatissimo, non è più indispensabile: cosa farà adesso l’amato conduttore?
Non è certo una novità che i cambiamenti politici influiscano anche sulla composizione del direttivo e dell’organico della televisione pubblica. Tuttavia, generalmente, si tratta soprattutto di modifiche di linea editoriale, di palinsesto e di quadro dirigenziale. Con il governo Meloni, invece, a cambiare sono state anche diverse figure di spicco, tra le quali hanno fatto sicuramente clamore Fabio Fazio, Bianca Berlinguer e Luciana Littizzetto.
Le imposizioni dall’alto sono evidenti anche da fuori, basti pensare a come la Rai si è scusata per le parole di Ghali sulla guerra tra Israele e Palestina, o a come Mara Venier ha dovuto tacitare nella puntata post Sanremo chiunque esprimesse un’opinione diversa o non condivisa dal direttivo scelto dal governo attualmente in carico.
Come detto, non è certo una novità che vi sia una direzione politica, tuttavia la libertà di parola è un diritto sancito dalla costituzione e non una linea guida della Rai che può essere modificata dal governo al potere. Dopo quanto avvenuto dopo Sanremo, dunque, appare evidente perché le personalità di spicco citate sopra – personaggi che non hanno mai gradito le imposizioni – si siano sentite costrette a cambiare aria.
Il conduttore “pensionato” dalla Rai torna in diretta grazie a TV2000
Tra coloro che a maggio scorso hanno lasciato la Rai, volenti o nolenti, c’è stato anche Antonio Di Bella, giornalista e conduttore amato e stimato da tutti gli italiani e che adesso, a 67 anni, è pronto a lanciarsi in una nuova avventura su un’altra emittente televisiva. Infatti, ha sottoscritto un contratto con Tv2000.
A partire dal prossimo 6 marzo, ogni mercoledì alle 20.50, Antonio Di Bella condurrà sull’emittente della Conferenza Episcopale Italiana, il programma di attualità e approfondimento politico‘Di Bella sul 28’. Per chi ha seguito il lavoro del giornalista in questi anni, non c’è alcuna novità di spicco: si tratterà di una trasmissione serale con ospiti in studio e collegamenti dai luoghi in cui si verificano i fatti.
Un programma di approfondimento giornalistico, insomma, uno di quelli per cui il conduttore è stato ammirato e seguito nel corso degli anni. D’altronde, Di Bella ha una carriera lunghissima, iniziata in Rai come corrispondente estero da Parigi e New York, ma che lo ha visto anche diventare direttore del TG3, di Rai 3, di Rai News e per ultimo della Direzione Approfondimenti.