Cane aggredisce e uccide una donna, caos nel paese: animalisti sul piede di guerra

Polemiche dopo l’aggressione mortale di un  cane nei confronti della sua padrona: alcune associazioni animaliste chiedono di rieducarlo

Una fatalità di cui ancora si parla tanto. La povera signora Gianna Canova non c’è più per via dell’attacco del suo cane. Un’aggressione improvvisa che nessuno si sa spiegare ancora e nessuno riuscirà a capire cosa effettivamente è successo. Una terribile tragedia che poteva essere evitata, almeno questo è quello che si dice a Montecatino Conca. Ora però c’è un altro problema, ovvero che il cane Tigre, un nome che è tutto un programma, dovrebbe essere abbattuto, ma non tutti sono d’accordo. E le polemiche non mancano.

La razza
E’ questa la razza del cane che ha ammazzato la povera signora Gianna (Facebook Ascolicityrumors.it)

 

Tigre è un pastore d’Asia e la sua consistenza non è leggerissima visto che stiamo sui sessanta chili circa e prima della sua padrona pare avesse aggredito anche il marito Italo ma anche altre persone. Insomma, non era un cane buonissimo, se vogliamo essere precisi. Ancora non si capisce bene cosa sia successo e come, anche perché non è stato reso noto il motivo dell’attacco, né tanto meno quello che è successo anche in passato quando Tigre avrebbe aggredito altre persone. “Non sono un esperto, ma quando siamo arrivati il cane era ancora molto agitato: ne ho visti di cani aggressivi, ma Tigre era davvero una furia“, ha detto il sindaco Omar Lavanna.

Il cane va abbattuto, “no, va rieducato”, dicono le associazioni animaliste

La violenza
Un agente della polizia che indaga sulla situazione (Facebook ascolicityrumors.it)

 

Tutta Mercatino Conca è sbigottita per quanto è avvenuto, ma è anche vero che tanti stanno attendendo la decisione che bisognerà prendere sul cane, se abbatterlo oppure no. Il primo cittadino del paese si augura di non dover prendere una decisone del genere, anche perché “mi dispiacerebbe umanamente dover abbattere un cane: sono profondamente convinto che ci possa essere un’altra soluzione».

Fatto salvo quanto stabilito dagli articoli 86 e 87 del decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954 n. 320 “Regolamento di Polizia Veterinaria”, a seguito di morsicatura od aggressione i Servizi Veterinari sono tenuti ad attivare un percorso mirato all’accertamento delle condizioni psicofisiche dell’animale e della corretta gestione da parte del proprietario.” Questo è quello che dice la legge su questa situazione, ma ci sono le associazioni animaliste che hanno preso posizione e non intendono arretrare: “Dispiace per quanto è accaduto, ma il cane va rieducato non abbattuto“. E A dover prendere la decisione finale saranno proprio i Servizi Veterinari

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