Perché per le proprie foto si usano ritocchi e App: si chiama selfie dismorfia

I filtri delle foto possono alterare la percezione che abbiamo di noi stessi: perché sempre più persone usano i selfie dismorfia?

Occhi più grandi, naso più sottile, viso più simmetrico… Sempre più spesso i chirurghi plastici si trovano di fronte a pazienti che vogliono apparire come la versione modificata di sé stessi. Una “dismorfia da Snapchat” derivante da una crescente confusione tra fantasia e realtà.

perché sempre più persone usano i selfie dismorfia?
Selfie dismorfia – Ascoli.cityrumors.it

Di fronte a questo fenomeno, Instagram ha deciso a fine ottobre 2019 di rimuovere i filtri con effetto “chirurgia estetica”. I chirurghi plastici americani lanciano l’allarme: sempre più pazienti chiedono loro di assomigliare ai loro selfie ritoccati.

Pertanto, la pratica intensiva dei selfie e dell’editing di applicazioni e filtri, così come la loro condivisione sistematica sui social network, può portare a disturbi psicologici che chiamano “dismorfia da Snapchat“.

Dismorfia: di cosa si tratta?

La dismorfia si riferisce a un’anomalia fisica, mentre la dismorfofobia, un disturbo classificato nello spettro ossessivo-compulsivo, si riferisce alla paura della dismorfia corporea. Le persone che ne soffrono si concentrano fino all’ossessione su tutto o parti del loro corpo che percepiscono come deformate.

Assomigliare ai loro selfie ritoccati.
Dismorfia da Snapchat – Ascoli.Cityrumors.it

In psicologia questo divario tra percezione e realtà riguardo al proprio corpo si chiama dismorfismo. Attraverso applicazioni come Snapchat o Facetune, ora tutti possono levigare la propria pelle, aumentare le dimensioni degli occhi o ridurre le dimensioni del naso.

“L’onnipresenza di queste immagini filtrate può nuocere all’autostima, (…) e persino scatenare la dismorfofobia “, spiegano gli autori, soprattutto tra le persone più impegnate sui social network. Ad esempio, uno studio del 2015 su 101 ragazze adolescenti australiane ha mostrato che coloro che manipolavano le loro foto erano più preoccupate del proprio corpo e sopravvalutavano la propria forma e il proprio peso. Quelli più coinvolti sui social media sono stati i più colpiti.”

Lo studio suggerisce anche che le persone con un’immagine corporea dismorfica potrebbero cercare i social media per convalidare la loro attrattiva. I filtri applicati alle foto diventano ancora più importanti poiché i selfie distorcono le dimensioni del viso e possono quindi portare all’insoddisfazione.

Uno studio recente ha dimostrato che nei selfie il naso appare più grande del 30% rispetto a quanto non sia in realtà, a causa dell’angolazione e della mancanza di prospettiva. Negli Stati Uniti, infatti, il 55% dei chirurghi afferma di aver visto pazienti che richiedono un intervento chirurgico per migliorare il proprio aspetto nei selfie, rispetto al 42% nel 2015.

Questa “dismorfia da Snapchat“, secondo gli esperti è un “fenomeno nuovo”, per cui i pazienti alla ricerca di “un intervento di chirurgia estetica sembrano versioni filtrate di sé stessi, con labbra, occhi più grandi o nasi più sottili”.

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