Oggi scopriremo la leggenda che si nasconde attorno al patrono di Ascoli Piceno, il famoso Sant’Emidio
Sant’Emidio è il patrono di Ascoli Piceno. L’uomo morì martire nel 303 o 309 dopo essere stato decapitato.
La leggenda vuole che lui sia santo “cefaloro“: quando venne decapitato, Sant’Emidio prese la sua testa decapitata e si andò a seppelire all’Ipogeo ora racchiuso nel Tempietto di Sant’Emidio alle Grotte.
Ma quale è la sua storia e perché venne ucciso? Scopriamo insieme tutti i dettagli nascosti nella vita del patrono di Ascoli Piceno
La leggenda di Sant’Emidio, patrono di Ascoli Piceno
Emidio nacque in Germania, a Treviri, nel 273. Lui era figlio di una nobile famiglia pagana. La sua conversione al Cristianesimo arrivà grazie ai santi Nazario e Celdo.
Emidio diventò catecumeno, venne battezzatto e dedicò i suoi studi alla lettura delle Sacre Scritture.
La famiglia non approvò questa sua scelta e allora lui decise di partire per l’Italia assieme a tre suoi amici: Germano, Valentino e Euplo.
Arrivato a Milano, Emidio venne consacrato a sacerdote.
Dopo poco dovette fuggire a Roma dove trovò rifugio da un certo Graziano. Sembra che qui abbia fatto molte guarigioni miracolose.
Emidio divenne così molto famoso, fino a quando papa Marcellio decise di farlo diventare vescovo ad Ascoli e Euplo diacono.
Loro avevano il compito di diffondere il cristianesimo nel Piceno, notoriamente pagano.
Anche ad Ascoli, il nuovo vescovo guarì tantissime persone facendo convertire un sacco di ascolani. Polimio pensò che lui fosse la reincarnazione del dio Esculapio e chiese a Emidio di offrire sacrifici agli dei promettendogli in mano Polisia, sua figlia.
Il santo non accettò, bensì fece convertire Polisia al cristianesimo e la batterò nel fiume Tronto.
Polimio non la prese bene e fece arrestare Emidio condannandolo alla pena capitale. La festa per Sant’Emidio è il 5 agosto e le sue spoglie sono custodite nella cripta sotteranea del Duomo di Ascoli.
Tra le tante leggende, si dice che quando Emidio era ancora a Treviri, i suoi genitori lo portarono con forza in un tempio pagano per fargli rinnegare la sua fede cristina, ma una volta entrato, un terremoto distrusse il tempio.
Un terremoto distrusse tutti i templi pagani anche quando Emidio toccò per la prima volta le mura di Ascoli.
Nel 1703, un sisma colpì tutto il territorio delle Marche, tranne Ascoli e quindi si dice che fu protetta dal suo patrono.
Hai presente la fonte di S.Emidio? Secondo la leggenda, tanti fedeli arrivarono alla Porta Solestà per essere battezzati. Il patrono non poteva portare tutti sulle sponde del fiume Tronto e quindi chiese a Dio un miracolo.
Si avvicinò ad un sasso, si inginocchiò e pregò. Dal masso uscì tanta acqua con la quale battezzò migliaia di persone.