L’iniziativa “Ascolana, tenera e gustosa oliva”,organizzata dall’Unione Sportiva Acli Marche nell’ambito del progetto “Sport senza età, ha riscontrato notevole successo.
Patrocinato dell’amministrazione comunale, col sostegno dell’Asur Marche, della Fondazione Cassa di risparmio di Ascoli Piceno, di Susan G. Komen Onlus e di Coop Alleanza 3.0, l’evento ha visto la partecipazione dell’assessore al turismo del Comune di Ascoli Piceno Monica Acciarri e delle consigliere comunali Micaela Girardi e Laura Trontini, rispettivamente presidente della settima e terza commissione consiliare.
“Il percorso attraversato – ha detto la guida turistica Valentina Carradori che ha predisposto quello che è stato un vero e proprio tour cittadino – è partito da Corso Mazzini, all’incrocio del cardo e del decumano di epoca romana, spiegando ai partecipanti il tratto della Salaria, principale arteria commerciale legata al sale. Ma tale via di collegamento era importante per il trasporto di quelli che erano prodotti gastronomici che provenivano da Ascoli e venivano portati a Roma, tra cui le olive picene, apprezzatissime dai romani. L’antico macellum, nell’area archeologica del Palazzo dei capitani del popolo, era luogo di vendita di derrate alimentari, tra cui le olive stesse che costituivano un prodotto importante protagonista ai banchetti dell’antica Roma”.
Nel corso dell’iniziativa il gruppo dei podisti si è recato nel quartiere della Piazzarola, vicino alla chiesa di Sant’Angelo Magno, perché li gli olivetani, monaci benedettini, hanno dato un importante incremento alla coltivazione degli alberi di olivo, predispondendo anche un procedimento di deamarizzazione delle olive che ancora oggi viene praticato. Su Lungo Castellano, poi, tuttora è evidente l’antica Rua Frantoia, che portava alla Cartiera Papale, dove nel 1800 esisteva un frantoio idraulico, espressione dello sviluppo industriale conosciuto dalle olive ascolane. Non è mancato poi l’attraversamento di via Trieste, durante il quale si è parlato dell’architetto Vincenzo Pilotti che fece assaggiare a Giacomo Puccini le “colossali olive”. Il tour si è poi concluso in Piazza del Popolo dove si è parlato di Giuseppe Garibaldi, che tentò di coltivare le piantine di olivo del territorio ascolano a Caprera, senza buoni risultati. Sempre in Piazza del Popolo si è fatto riferimento al Caffè Meletti ed alle riunioni del “senato” con l’importante opera di Marini che è stato colui che ha portato avanti importanti studi sulla ricetta delle olive farcite e fritte che nasce nel 1700. Per finire, in Piazza Arringo da Migliori, c’è stata una dimostrazione della preparazione dell’olive fritta all’ascolana.