La “filosofia del dolore” nel docufilm di Giovanni Allevi: applausi in sala per Back to Life

Applausi in sala per Giovanni Allevi, il musicista ha presentato un documentario che lui stesso ha definito “Filosofia del dolore”.

Lo scorso 23 dicembre, Giovanni Allevi ha preso parte alla presentazione del documentario Back to Life, incentrato sull’ultimo periodo della sua vita, proiettato al cinema Modernissimo di Bologna. Al termine della proiezione, tutto il pubblico in sala si è alzato in piedi, omaggiando il musicista con un lungo applauso e dando vita, insieme a lui, a un gioco leggero e divertente.

Il compositore Giovanni Allevi
Giovanni Allevi in concerto (Ansa) – ascoli.cityrumors.it

In sala era presente anche Daniele Salvatori, che di Allevi è stato professore al conservatorio a Bologna, il quale ha preso in mano il microfono, dicendo la sua sul documentario. Tra tanti aggettivi espressi dal pubblico, in risposta alla domanda di Giovanni Allevi, Salvatori lo ha definito commovente. A quel punto, Allevi ha risposto al complimento, raccontando il processo lavorativo.

Presentato Back to Life, il docufilm su Giovanni Allevi: è il dolore a essere protagonista

I documentari che raccontano la vita degli artisti solitamente sono noiosi, noi avevano qualcosa di speciale da raccontare. Si tratta di un lavoro che risponde a un’esigenza sociale”, ha rivelato Giovanni Allevi, parlando di filosofia del dolore, che è stata alla base di tutto il lavoro. In effetti, Back to Life è un lavoro estremamente intimo, e ha richiesto un particolare approccio per poter essere interpretato.

Diretto dal regista Simone Valentini, Back to Life riprende il concerto per violoncello e orchestra, MM22. È stato battezzato con la sigla MM22 perché indica il Mieloma Multiplo, la malattia che ha colpito il compositore, mentre il numero 22 è l’anno della diagnosi, il 2022. In questo modo, Allevi ha esorcizzato il male, ha trovato un modo per estrapolare il male dal suo corpo e di mostrarlo al pubblico, in un lavoro che ogni vero artista è chiamato a rispettare.

Allevi in concerto al pianoforte
Giovanni Allevi in un’esibizione dal vivo (Ansa) – ascoli.cityrumors.it

Il docufilm di Valentini ripercorre le tappe dell’ultimo periodo di vita di Allevi, dalla malattia fino alla rinascita, all’uscita dal tunnel, e la conseguente ripresa di un “cammino di rifioritura”. Un percorso difficile, che forse può comprendere pienamente soltanto chi ci è passato, soltanto chi ha vissuto lo stesso dolore e gli stessi tremendi attimi. “Ho voluto predisporre il mio corpo alla guarigione”, ha rivelato il compositore, “potenziando l’efficacia dei farmaci”.

Il ritorno alla vita del compositore Giovanni Allevi: “è bello essere fragili e unici”

Nei momenti di sconforto, Allevi pensava: “che bello, sono fragile, quindi sono unico. Così sono riuscito a interrompere il circolo vizioso”. Un atteggiamento coraggioso nei confronti della vita e davanti all’ombra della morte e della malattia. Una specie di inganno del cervello, un cortocircuito che dona speranza, che guarda al futuro con positività. Nel documentario, oltre alla musica, compaiono interviste alle figure importanti nella vita di Allevi.

Allevi sul letto di ospedale
Il post del ricovero in ospedale pubblicato dallo stesso Allevi (Instagram) – ascoli.cityrumors.it

Colleghi, collaboratori, amici e familiari. A proposito di parenti, “Mio padre è stato il mio più grande detrattore. Era un musicista e non voleva che mi avvicinassi a questo mondo”, ha ricordato Allevi. Poi ci sono state le prime esibizioni, davanti a poche persone, seguite da performance sempre più acclamate e seguite, fino al traguardo dei sold-out in giro per il mondo e la dovuta consacrazione in ambito artistico.

Back to Life è un viaggio sonoro che racconta la vita del musicista, un omaggio alla rinascita, ma anche un rispettoso tributo alla malattia. Giovanni Allevi è pronto a tornare, a riprendere la sua instancabile attività in giro per il mondo, sempre accompagnato dal fedele dolore, ma anche da tanta determinazione e dal desiderio di esistere per poter raccontare.

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