Al via i pagamenti Opzione Donna in base alle categorie, le ultime novità INPS

Arrivano ottime novità in merito ad Opzione Donna: sono partiti i pagamenti e c’è il calendario ufficiale dei versamenti annuali.

Tra le misure che consentono di lasciare il lavoro prima del previsto troviamo Opzione Donna. Uno strumento di accesso al pensionamento anticipato che ha mutato forma più volte nell’arco degli ultimi anni, rivolgendosi in primis ad un’ampia platea di lavoratrici del gentil sesso, per poi andare a coinvolgere solo specifiche categorie.

Opzione Donna 2024: i termini di pagamento della pensione
Qual è la decorrenza della pensione per le lavoratrici con Opzione Donna? (ascoli.cityrumors.it)

Si tratta in ogni caso di un ‘mix’ di requisiti che permettono, ben prima dei 67 anni, di cominciare a ricevere il cedolino mensile. Di conseguenza, essere al corrente di tutti gli aggiornamenti che riguardano tale misura è sempre molto importante. A tal proposito, l’Inps ha di recente diffuso una comunicazione riguardante proprio le tempistiche, o meglio, la decorrenza dei pagamenti di queste pensioni. Entriamo nel merito per capire nel dettaglio di cosa stiamo parlando.

Pagamenti pensioni con Opzione Donna: quali sono le date di inizio

Prima di approfondire le tempistiche di pagamento dei cedolini, è necessario ricordare quelli che sono i requisiti per l’accesso a Opzione Donna nel 2024. Le lavoratrici che possono goderne, infatti, devono aver accumulato non meno di 35 anni di contributi e avere un’età non inferiore ai 61 anni, il tutto entro il 31 dicembre 2023. Ancora, devono trovarsi in specifiche condizioni sociali o lavorative, come ad esempio essere caregiver di una persona con grave handicap e titolare della legge 104, alla quale forniscono assistenza.

I requisiti per Opzione Donna 2024
Quali lavoratrici possono accedere alla pensione anticipata con Opzione Donna (ascoli.cityrumors.it)

Alla misura possono accedere anche coloro che hanno un’invalidità civile non inferiore al 74% e, inoltre, le dipendenti licenziate da un’azienda che si trova in stato di crisi. Se poi la lavoratrice ha un figlio, l’età di accesso alla pensione scende a 60 anni; mentre se ne ha almeno due (o senza figli in caso di crisi aziendale) si scende a 59 anni. Fatta questa premessa, è essenziale menzionare quanto specificato dall’Inps in merito alla decorrenza dei pagamenti: essa varia sulla base della categoria della lavoratrice e le differenze possono essere importanti.

Dunque, nel caso di lavoratrici dipendenti e autonome i versamenti sono arrivati a partire da febbraio 2024. Per le dipendenti del settore pubblico, delle aziende elettriche, delle ferrovie e delle poste, il calcolo della decorrenza è basato sulla data di presentazione della domanda. Ancora, per le lavoratrici dei comparti scuola bisognerà attendere il 1° settembre per i pagamenti; mentre nel caso di dipendenti del settore delle arti Afam la decorrenza del trattamento pensionistico avrà inizio dal 1° novembre 2024.

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