È un bonus che può far risparmiare moltissimo ma resta poco tempo per richiedere il beneficio fiscale. Tutto sul Bonus acqua potabile
In tanti speravano che venisse prorogato anche nel 2024 ma così non è stato anche se è proprio nella prima fase del prossimo anno che sarà possibile sfruttarlo, relativamente alle spese sostenute nel 2023. Stiamo parlando del bonus acqua potabile, una misura nota anche come bonus idrico che non riguarda tanto i consumi di acqua quanto piuttosto la sua qualità e bevibilità, nell’ottica della sostenibilità ambientale. Scopriamo dunque tutti i dettagli su questa importantissima misura, sulla finestra temporale per poterne beneficiare e sui requisiti richiesti.
Come anticipavamo il bonus acqua potabile non va a coprire, come nel caso dei bonus sociali applicati alle bollette, parte dei costi legati al consumo. Infatti riguarda l’installazione di dispositivi idrici che migliorino, dal punto di vista della qualità, le acque erogate dagli acquedotti e destinate al consumo. Il beneficio fiscale fa capo al DM 27 settembre 2021 numero 395 e dopo il 2023 verrà, almeno per il momento, a sparire. Ma per richiederlo ed ottenere un’importante copertura economica per i costi sostenuti bisognerà attendere il mese di febbraio del 2024, quando sarà possibile inviare la domanda e, dunque, beneficiarne.
Bonus acqua potabile 2023, c’è ancora tempo: come richiederlo e ottenere il maxi sconto
In soldoni questo bonus è erogato mediante credito d’imposta pari alla metà delle spese effettuate da inizio gennaio a fine dicembre dell’anno 2023 seppur con dei limiti prestabiliti pari a 1000 euro per singola unità immobiliare a fronte della richiesta di persone fisiche; e 5000 euro, invece, per ogni singolo immobile adibito ad attività commerciale o istituzionale, con richiesta proveniente da altri soggetti. Installare un depuratore consentirà, pertanto, di accedere al bonus ma solo fino ad esaurimento dei fondi messi a disposizione, pari complessivamente a 5 milioni di euro. Per il 2022 inoltre il credito d’imposta è stato inferiore al previsto, pari al 17,9005% e potrebbe essere così anche per il 2023; molto dipenderà dalla quantità di domande che verranno inviate.
I sistemi che consentono di ottenerlo sono quelli di filtraggio, mineralizzazione e di raffreddamento oppure di addizione di anidride carbonica alimentare E290. Come dicevamo è dunque importante anzitutto non confonderlo con il Bonus Acqua in Bolletta, destinato automaticamente ai nuclei familiari con Isee bassi. Inoltre per ottenerlo occorrerà effettuare spese tracciabili, ben documentate con fattura elettronica o altro documento commerciale riportante il codice fiscale del richiedente.