È in arrivo, per tutti gli italiani, il concordato preventivo. Con questo eviti i controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate: ecco come funziona.
Sono spuntate in Gazzetta Ufficiale le regole di calcolo del concordato preventivo biennale. Al suo interno è presente la metodologia da adottare e le norme tecniche per la definizione del CPB. Tutto ciò può essere appreso attraverso l’articolo 7, comma 1. Questo tiene conto del reddito di lavoro autonomo e d’impresa e del valore della produzione netta ai fini dell’Irap e considera i periodi d’imposta in corso al 31 dicembre 2024 e 2025.
La sua adesione si differenzia per i forfettari rispetto alle altre partite IVA. Infatti, se fai parte di tale categoria dovrai compilare un’apposita sezione del Modello Redditi PF. Mentre tutti gli altri dovranno fornire il Modello CPB integrato a quelli ISA. Ovviamente, a cambiare saranno anche le regole. Per coloro che aderiscono alla flat tax al 15%, la proposta del Fisco sarà valida solo per un anno. Per gli altri casi, invece, saranno due gli anni di durata. Vediamo, quindi, quali sono le regole da conoscere.
Concordato preventivo biennale: in cosa consiste e quali vantaggi può determinare
Il concordato preventivo rappresenta una novità significativa per i contribuenti. Questa misura prevede che il Fisco proponga una base imponibile fissa su cui pagare le tasse per i due anni successivi, calcolata in base ai dati reddituali comunicati dal contribuente. Se il cittadino accetta, pagherà le tasse sull’imponibile prefissato. Pertanto se i guadagni supereranno l’importo concordato, il contribuente beneficerà di un vantaggio fiscale; mentre, se saranno inferiori, pagherà tasse più alte.
Una volta accettata la proposta, non è possibile cambiare idea salvo eventi straordinari. Per i regimi forfettari il meccanismo è simile, ma la durata del concordato è di un solo anno d’imposta invece di due. Alla scadenza dello stesso, il Fisco riformula la proposta, ripetendo il procedimento. Sono previsti, ad ogni modo, avvenimenti straordinari che possono determinare una riduzione dei redditi rispetto a quanto proposto.
Il termine per l’adesione al concordato preventivo per il 2024 è fissato al 15 ottobre, ma potrebbe essere prorogato al 31. Per gli ISA il processo inizia il 15 giugno con il rilascio del software “Il tuo ISA 2024 CPB”, che calcola l’indice sintetico di affidabilità fiscale e la proposta di concordato preventivo biennale. I contribuenti forfettari possono comunicare l’adesione compilando la sezione IV del quadro LM, righi da LM60 a LM64, del Modello Redditi PF.
Per tutte le altre partite IVA, la procedura avviene tramite la compilazione del modello CPB, parte integrante della Dichiarazione ISA. La compilazione è simile a quella per i forfettari nel quadro LM, con l’aggiunta di dati ulteriori relativi a reddito e valore della produzione. I debiti inclusi in piani di rateazione attivi non sono soggetti al divieto di compensazione nel Modello F24, a meno che il piano non sia decaduto. È possibile richiedere un pagamento rateale per superare la restrizione, purché la richiesta sia presentata entro il 30 giugno 2024.