Assegno di inclusione, sarà un giugno drammatico

Sarà un giugno piuttosto drammatiche per queste persone che percepiscono l’Assegno di Inclusione e si trovano in questa situazione.

L’estate si sta avvicinando, ma giugno per molte famiglie potrebbe  non essere poi un mese così positivo. Nello specifico, ad essere particolarmente coinvolti sono i percettori dell’Assegno di Inclusione, misura introdotta dal governo Meloni per sostituire il Reddito di Cittadinanza.

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Per loro potrebbe essere un giugno drammatico – ascoli.cityrumors.it

Definito dall’Inps come “una misura nazionale di contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale delle fasce deboli attraverso percorsi di inserimento sociale, nonché di formazione, di lavoro e di politica attiva del lavoro”, l’Assegno di Inclusione è ad oggi percepito da tantissime persone e rappresenta un sostegno concreto di molti nuclei familiari per affrontare le varie spese.

I percettori (che devono ovviamente soddisfare diversi requisiti) fanno affidamento sul sussidio anche per i pagamenti da effettuare nel mese di giugno, anche se per molti potrebbe esserci una bruttissima sorpresa: per loro l’accredito potrebbe essere bloccato, ecco perché e come fare per evitare questa situazione drastica.

Assegno di Inclusione, pagamento bloccato in queta situazione

Tra i percettori dell’Assegno di Inclusione c’è chi, per evitare di avere il pagamento bloccato a giugno, deve assolutamente aver espletato le pratiche relative alla valutazione multidimensionale dei bisogni del nucleo da parte dei servizi sociali, da effettuare entro 120 giorni dalla firma del Patto di attivazione digitale.

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La valutazione dai servizi sociali va fatta prima dello scadere dei 120 giorni per evitare che venga bloccato il pagamento – ascoli.cityrumors.it

Nello specifico, quindi, sono maggiormente interessati a questa scadenza (almeno per il momento) chi ha fatto la richiesta nei messi di dicembre e di gennaio; nel caso di mancata convocazione da parte del Comune, è bene chiamare e cercare di informarsi sui termini delle scadenze,  ottenendo comunque un appuntamento prima che siano passati 120 giorni. Come ricorda il sito investireoggi.it, è un errore piuttosto grossolano da parte del beneficiario aspettare passivamente; è bene infatti muoversi in maniera tempestiva e fissar fissare un appuntamento in anticipo, così da poter stare tranquilli ed evitare di avere problemi col pagamento.

In ogni caso, comunque,  si parla sempre  di sospensione e non di decadimento; il pagamento verrebbe congelato in attesa che la situazione del beneficiario venga sistemata. Data l’utilità del sostegno per molte famiglie e per molte persone, anche il solo congelamento del pagamento va assolutamente evitato: è sempre bene controllare ed evitare assolutamente di superare il termine.

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