L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la circolare n. 5/E: la recente legge di Bilancio ha apportato significative novità nel campo del welfare aziendale.
La recente legge di Bilancio ha determinato importanti cambiamenti nel settore del welfare aziendale, introducendo delle modifiche ai cosiddetti fringe benefit, ossia i benefici accessori offerti ai dipendenti dalle aziende. Tra le innovazioni più rilevanti, si segnala l’ampliamento della gamma di spese esentasse, comprendendo ora anche le somme versate dai lavoratori per l’affitto o il mutuo della prima casa.
A fare chiarezza su queste nuove normative è stata l’Agenzia delle Entrate, che il 7 marzo 2024 ha pubblicato la circolare n. 5/E. Secondo quanto specificato, tra le principali novità figura l’inclusione tra i fringe benefit delle somme erogate o rimborsate ai dipendenti per il pagamento delle utenze domestiche, dell’affitto e degli interessi sul mutuo della prima casa.
L’Agenzia delle Entrate ha, inoltre, fornito precisazioni sulle modalità per determinare il compenso in natura in caso di prestiti concessi al lavoratore, con particolare riguardo al tasso ufficiale di riferimento (Tur), e ha annunciato la riduzione dell’aliquota dell’imposta sostitutiva sui premi di risultato dal 10% al 5%.
La circolare affronta anche gli effetti fiscali delle nuove misure in materia di riscatto ai fini pensionistici di periodi non coperti da retribuzione, consentendo agli iscritti presso una delle gestioni previdenziali amministrate dall’Inps di riscattare i periodi antecedenti all’entrata in vigore della legge di Bilancio.
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La soglia di esenzione è stata notevolmente aumentata, raggiungendo i 2.000 euro per i lavoratori con figli a carico. Queste disposizioni mirano a favorire le famiglie dipendenti, consentendo loro di godere di più benefici fiscali e di una maggiore flessibilità economica. Inoltre, il limite di esenzione è stato fissato a 1.000 euro, con un ulteriore innalzamento a 2.000 euro per i dipendenti con figli a carico.
Tali misure sono finalizzate a favorire la stabilità abitativa dei lavoratori e delle loro famiglie, offrendo loro un sostegno finanziario significativo. La legge di Bilancio 2024 stabilisce che i benefici non concorrano al reddito di lavoro dipendente entro i limiti stabiliti, consentendo ai lavoratori di godere di un maggiore potere d’acquisto e di una maggiore sicurezza economica.
Per quanto riguarda affitti e mutui per la prima casa, è stato specificato che possono rientrare anche se il contratto è intestato al coniuge o a un altro familiare del dipendente, ampliando così il campo di beneficiari delle disposizioni fiscali. Per sostenere il settore turistico, ricettivo e termale, la legge di Bilancio ha introdotto un trattamento fiscale agevolato per i lavoratori dipendenti degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e del comparto turistico, compresi gli stabilimenti termali.
Questo trattamento integrativo speciale, pari al 15% della retribuzione lorda per lavoro straordinario in giorni festivi o notturno, non concorre alla formazione del reddito. In conclusione, i fringe benefit rappresentano un importante strumento di incentivazione e sostegno per i dipendenti, consentendo loro di godere di benefici fiscali e di una maggiore sicurezza economica, senza necessariamente ricevere un aumento salariale diretto.
