Bonus di 1.200 euro in arrivo per pensionati e lavoratori, la novità piace ai cittadini

Milioni di italiani potrebbero beneficiare di un nuovo bonus che porterebbe fino a 1.200 euro in più nelle loro tasche. Vediamo di cosa si tratta.

Negli ultimi anni si è sempre più spesso sentito parlare di bonus, aiuti erogati in forme diverse per andare incontro al calo del potere di acquisto, alla più cara qualità della vita, all’andamento dell’inflazione e al precariato lavorativo. Ma se in alcuni casi queste agevolazioni sono ‘una tantum’, ovvero prevedono una singola erogazione, in altri fanno capo a vere e proprie riforme messe in atto per fornire un supporto strutturale a lavoratori e pensionati.

Bonus di 1200 euro l'anno: quali sono i dettagli
Lavoratori e pensionati potrebbero ottenere nuovi bonus grazie alla riforma del governo (ascoli.cityrumors.it)

È il caso della novità che andiamo ad affrontare, una rivoluzione fiscale che potrebbe portare nelle tasche di milioni di italiani fino a 1.200 euro in più l’anno.

Bonus da 1.200 euro per lavoratori e pensionati: tutti i dettagli

Il bonus in questione non fa riferimento alla riforma delle pensioni, un progetto politico estremamente complesso da portare a compimento a causa degli alti costi e della difficoltà nel riuscire a reperire risorse. Ma bensì ad un’altra novità, peraltro già messa in atto per il 2024, ma che potrebbe proseguire con ulteriori miglioramenti anche nel 2025. Grazie ad essa, infatti, è stato possibile per molti contribuenti recuperare cifre variabili fino ad un importo massimo di 260 euro l’anno.

Revisione aliquote irpef per il 2025: le novità
Come potrebbero cambiare gli scaglioni Irpef nel 2025 (ascoli.cityrumors.it)

Lo stesso potrebbe accadere il prossimo anno ma, se la nuova riforma vedesse la luce, ad essi si andrebbero ad aggiungere altri soldi fino ad un massimale di 1200 euro. Stiamo parlando della riforma dell’Irpef, ovvero la modifica degli scaglioni ridotti per l’anno in corso da quattro a tre, accorpando uno di essi a quello con l’aliquota inferiore.

L’iniziativa politica si è tradotta in un beneficio per la fascia di reddito compresa tra 15 e 28mila euro. Per loro, infatti, l’aliquota è passata dal 25 al 23% e tale riduzione dell’Irpef da versare ha comportato un incremento di pensioni e stipendi. L’idea è quella di ritoccare ulteriormente gli scaglioni con una nuova riforma dell’Irpef che, questa volta, potrebbe andare a favorire i redditi più elevati.

Al momento si tratta solo di ipotesi allo studio, ma l’esecutivo sembrerebbe intenzionato ad ampliare il secondo scaglione, con aliquota al 35%, portandolo fino a 55mila euro. E lasciando solo i redditi superiori a tale cifra con l’imposta al 43%. Altra possibilità è quella di andare addirittura a ridurre l’aliquota dal 35 al 33%. Gli aumenti derivanti, a seconda dei casi, potrebbero variare tra i 400 e i 1.200 euro l’anno.

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