Bonus mamma: aumenta con gli arretrati ma quasi nessuno lo sa, tutte le info

Attenzione alle novità legate al bonus mamme. Sono in arrivo gli arretrati, ma solo in poche lo sanno. Di seguito, tutte le informazioni in merito.

Nel mese di gennaio era arrivata una notizia non propriamente positiva riguardante il bonus mamma 2024, una misura introdotta con l’ultima Legge di Bilancio allo scopo di garantire, alle madri lavoratrici con almeno due figli, una decontribuzione importante. Perché, dunque, le novità in merito sono state tutt’altro che favorevoli?

Bonus mamme 2024, cosa succede con gli arretrati
La novità sugli arretrati del bonus mamme 2024, chi li riceve? (ascoli.cityrumors.it)

Il motivo è legato al fatto che lo sgravio previsto non è arrivato con l’avvio del 2024 e nessuna circolare Inps è stata predisposta e diffusa per comunicarne nei dettagli il funzionamento. Questo ha comportato il principio di un periodo di attesa per numerose donne. Cosa succederà, quindi, con gli arretrati? Ecco quali sono le novità che in poche conoscono.

Bonus mamma e arretrati 2024, cosa succederà: le previsioni

Le madri lavoratrici con almeno due figli, dicevamo, non hanno potuto beneficiare con la busta paga di gennaio dello sgravio contributivo e non hanno, dunque, trovato su di essa il bonus mamma 2024, in quanto di fatto il sostegno non è partito. Le ragioni legate al mancato avvio della misura sono state di carattere burocratico, legate nella fattispecie all’accesso ai codici fiscali dei dipendenti.

Tutti gli arretrati del bonus mamme 2024 verranno pagati con lo stipendio
Bonus mamme 2024, il beneficio medio è di 1700 euro l’anno (ascoli.cityrumors.it)

Questo, in ogni caso, non ha comportato la perdita del sussidio per i mesi nei quali non è stato erogato: tutte le donne che ne hanno diritto potranno, infatti, beneficiare degli arretrati, ovvero dell’intero importo con calcolo a partire dal 1° gennaio 2024. Ricordiamo che la misura in questione, voluta dal governo Meloni, prevede il totale esonero dei contributi previdenziali a carico delle mamme lavoratrici assunte a tempo indeterminato, ovvero del 9,19% della retribuzione.

Inoltre, esiste un limite annuale pari a 3000 euro con un periodo di tempo massimo di tre anni. Il tutto fino al compimento del decimo anno del figlio più piccolo e con la sola esclusione delle collaboratrici domestiche. A partire dal 2025, poi, l’iniziativa si farà più restrittiva e riguarderà, anche per l’anno seguente, soltanto le mamme con tre figli, fino al compimento dei 18 anni del minore.

Secondo i calcoli il beneficio, “al netto delle imposte”, dovrebbe attestarsi intorno ai 1700 euro su un reddito annuo pari a 27.500 euro. Ovvero circa 141 euro al mese di ‘sconto’ in busta paga che, di conseguenza, risulterà più elevata. Ebbene, chi ancora non avesse ricevuto l’incentivo in questione potrà ottenere anche lo sgravio non monetizzato nei primi mesi dell’anno: tutti gli arretrati verranno, quindi, erogati e la prima busta paga risulterà, per questo, decisamente sostanziosa.

Impostazioni privacy