Bonus stufe, la Regione paga il 90% per un nuovo impianto di riscaldamento

Il bando per richiedere il Bonus stufe è attivo. Il risparmio è garantito dato che la Regione pagherà il 90% del costo di acquisto per un nuovo impianto di riscaldamento.

Se avete intenzione di sostituire il vecchio impianto a biomassa legnosa – stufa, caminetto, caldaia a legna – dovete conoscere il Bonus apposito che permetterà di risparmiare molti soldi. Vediamo i requisiti di accesso e la modalità di fruizione.

Il Bonus stufe si può richiedere ora
Quale Regione regala il Bonus stufe 2024? Ascoli.cityrumors.it

Un bando da poco pubblicato propone l’accesso al Bonus stufe 2023/2024 per migliorare la qualità dell’aria eliminando vecchi impianti a biomassa legnosa altamente inquinanti. Tra le soluzioni moderne ecologiche per riscaldare casa citiamo, ad esempio, le stufe a bioetanolo. Rappresentano un’alternativa di design rispetto ai caminetti, creano la stessa atmosfera rilassante e accogliente ma non apportano danni all’ambiente. Non richiedono l’installazione di una canna fumaria ma ci si potrà riscaldare ugualmente davanti al calore di una fiamma.

Certo i costi di sostituzione di un vecchio impianto e di installazione di uno nuovo sono onerosi e non tutte le famiglie possono permettersi tale spesa. Ecco perché lo Stato offre incentivi per ridurre i costi da affrontare. E dove non interviene lo Stato ci pensano le Regioni ad aiutare i cittadini.

Come richiedere il Bonus stufe 2023/2024

Dall’accordo tra la Provincia autonoma di Trento, i consorzi BIM trentini, la Federazione Trentina delle Cooperative e l’Associazione artigiani Trentino è nato un Bando Stufe 2023/2024 per incentivare i cittadini alla sostituzione di impianti obsoleti alimentari a biomassa come stufe e caldaie a legna. Il fine è migliorare la qualità dell’aria del territorio.

Il Bonus stufe si può richiedere ora
I requisiti per ottenere il contributo del Bando stufe Ascoli.cityrumors.it

Il contributo è destinato alla sostituzione di impianti di generazione di calore alimentati a biomassa legnosa con pompe di calore, caldaie e stufe a biomasse, impianti ibridi a pompe di calore del Conto Termico del Gestore dei Servizi Energetici GSE. Rientrano anche gli impianti legati all’Ecobonus e al Bonus casa nonché gli impianti alimentati a biomassa legnosa con certificazione ambientale 4 o 5 stelle.

Per ottenere il Bonus occorrerà risiedere nella Provincia autonoma di Trento e l’unità abitativa dovrà essere accatastata regolarmente e di categoria A (tranne A/10). Ogni contribuente può fare domanda una sola volta. Le richieste saranno ammesse a contributo in ordine cronologico con riferimento alla data di presentazione. La documentazione, potrà dovrà risultare completa. L’importo massimo ottenibile è di 2 mila euro ed entro il 90% della spesa. Si arriva a 4 mila euro solo per le caldaie alimentate a biomassa legnosa e/o a pellet nonché per i nuovi impianti a emissioni zero.

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