Buste paga, dal prossimo mese cominciano gli aumenti: andranno avanti fino ad agosto

È in arrivo un aumento in busta paga: i prossimi mesi saranno particolarmente redditizi per questa categoria di lavoratori. Scopriamo insieme il tutto.

Attualmente per una certa categoria di persone – circa 3 milioni di lavoratori -, i prossimi mesi saranno particolarmente redditizi.

Busta paga in aumento da maggio per queste categorie
Se rientri in queste categorie, da maggio avrai un aumento in busta paga: ecco spiegato il tutto – ascoli.cityrumors.it

Da maggio ad agosto, per i dipendenti in questione, ci sarà un aumento della busta paga. Vediamo insieme chi può beneficiarne.

Busta paga più alta a partire da maggio: ecco chi rientra nella categoria

A partire dalla busta paga di aprile, con stipendio pagato a inizio maggio, decorre la seconda tranche dell’aumento. La prima è scattata già ad aprile scorso, riconosciuto dal rinnovo di contratto che entrerà a regime a febbraio 2027. In base al tipo di contratto, è previsto un incremento lordo che varia dai 50 ai 120 euro in base alla categoria di appartenenza. Si tratta di un aumento mensile, il che significa che sarà presente anche nelle successive busta paga.

Accredito in busta paga in aumento da maggio solo per queste categorie
Da maggio ad agosto questi lavoratori avranno un aumento in busta paga: chi potrà beneficiarne – ascoli.cityrumors.it

Inoltre, entro il 1° luglio di ogni anno, i datori di lavoro che applicano il Ccnl Terziario, Distribuzione e Servizi di Confcommercio e Confesercenti devono pagare la quattordicesima ai propri dipendenti, con importo pari ad una mensilità della retribuzione di fatto, aggiornata al 30 giugno immediatamente precedente.

Solitamente la quattordicesima viene inserita nel cedolino di giugno, il che tuttavia potrebbe comportare il superamento delle soglie previste per beneficiare dello sgravio contributivo del 6% o 7%. Con l’erogazione della mensilità aggiuntiva, quindi, si rischia di perdere momentaneamente il bonus riconosciuto. Oltre all’aumento mensile scattato ad aprile, poi, nel cedolino di luglio si applica un’indennità una tantum, il cui importo dipende sempre dal livello contrattuale di riferimento.

L’ultimo “aumento” – che riguarda tutti i lavoratori e non solo quelli del Ccnl Terziario, Distribuzione e Servizi – è riconosciuto con il rimborso Irpef laddove, dalla dichiarazione dei redditi, sia risultato un credito di imposta. Il rimborso, infatti, avviene nel mese successivo a quello in cui il datore di lavoro riceve il prospetto di liquidazione, che solitamente arriva entro il 15 giugno per le dichiarazioni inviate entro il 31 maggio, il 29 giugno per quelle presentate successivamente, ma comunque entro il 20 giugno.

In caso di ritardo, invece, bisognerà attendere le successive buste paga per ricevere il rimborso. Viene erogato a settembre in caso di invio tra il 21 giugno e il 15 luglio, a ottobre per chi la farà tra il 16 luglio e il 31 agosto. Per chi invece attende gli ultimi giorni utili, l’eventuale rimborso viene pagato a novembre. Per maggiori info, puoi rivolgerti ai rispettivi canali telematici.

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