Manovra 2024: una svolta imprevista per i beneficiari delle agevolazioni. Cambiamenti nella rendita catastale che ogni proprietario dovrebbe conoscere.
La Legge di Bilancio 2024 ha tirato fuori dal cilindro una mossa audace, un nuovo capitolo che riguarda coloro che hanno fatto tesoro del Superbonus 110%. L’Agenzia delle Entrate sta inviando lettere di compliance, una sorta di richiamo, a chi potrebbe aver commesso irregolarità, invitandoli a mettere a posto la rendita catastale. Ma facciamo un passo indietro.
Nell’oscura giungla normativa dell’articolo 1, con i suoi commi 86-87, si nasconde una procedura fiscale che va a verificare la coerenza tra il valore degli immobili ristrutturati e la dichiarazione depositata al Catasto. Un’indagine attenta per accertarsi che tutto sia in ordine dopo interventi mirati, come efficientamento energetico, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica per veicoli elettrici. L’Agenzia delle Entrate sta analizzando incroci di dati provenienti da diverse fonti, per capire se avete presentato la dichiarazione catastale relativa alle modifiche apportate.
Verifica della dichiarazione catastale
Se siete uno dei fortunati beneficiari del Superbonus, siate preparati a una possibile lettera dall’Agenzia delle Entrate. In quella missiva, potreste trovare dettagli sulle vostre proprietà e sulle dichiarazioni al Catasto. Non è solo una formalità; è una verifica accurata per assicurarsi che tutto sia in regola. Questo è solo uno degli spunti nascosti nella complessa Manovra 2024. Sorprendentemente, anziché concedere deroghe agli Esodati del Superbonus nel settore edilizio, il governo ha deciso di introdurre nuove regole. Un esempio? La tassazione sulla plusvalenza dopo la vendita di immobili entro dieci anni dai lavori agevolati.
Ma concentriamoci sulla questione principale: la verifica della rendita catastale dopo il Superbonus. L’Agenzia delle Entrate sarà il principale attore, stilando liste di potenziali destinatari dei richiami. Questi richiami riguardano l’adeguamento della rendita catastale successiva al beneficio del Superbonus.
Ma attenzione, non è automatico. Dipende dal tipo di lavori eseguiti. Il Fisco sta alzando la posta in gioco, utilizzando liste selezionate di coloro che hanno goduto del Superbonus per effettuare controlli mirati. L’obiettivo? Verificare se la dichiarazione catastale è stata presentata, quando richiesta, e se ci sia coerenza tra lo stato effettivo degli immobili e i dati catastali. In altre parole, il governo vuole assicurarsi che i benefici ottenuti siano giustificati e che tutto sia in linea con la normativa. Questa non è solo una formalità burocratica, ma una tappa cruciale per garantire che il sistema funzioni in modo equo ed efficiente, premiando chi rispetta le regole e contribuisce a costruire un panorama immobiliare sostenibile.
