Caos aumento pensione: calcolo da rifare per effetto della rivalutazione

Un inizio 2024 con il botto. Caos generale per via della “errata” rivalutazione delle pensioni. A gennaio la percentuale applicata aumenta.

In questo articolo andremo a vedere nel dettaglio il motivo per cui c’è stato un netto cambio nelle rivalutazioni delle pensioni durante il mese di gennaio di questo 2024.

Caos Pensioni
Caos Pensioni valutazioni errate (ascolicityrumors.it)

La percentuale utilizzata per le rivalutazioni delle pensioni fa riferimento ad un adeguamento secondo il tasso di inflazione definitivo registrato dall’Istat che è del circa 5,7%. Questo meccanismo in teoria dovrebbe far riferimento al proporzionale costo della vita. Ma vediamo nel dettaglio cosa è successo.

Il tasso definitivo che ha generato il caos

Il tasso di rivalutazione accertato dall’Istat per il 2023 ed utilizzato fino ad oggi era pari al 5,4%. Tuttavia questo importo utilizzato per gli assegni previdenziali e assistenziali era solamente provvisorio. Difatti a questo si deve aggiungere il risultato dell’inflazione che l’Ente ha accertato nel mese di settembre e stimato quella dell’ultimo trimestre.

Caos Pensioni
Caos Pensioni rivalutazione dei tassi (ascolicityrumors.it)

Dal mese di Gennaio è stato possibile accertare questa previsione del tasso di rivalutazione e averne uno definitivo. Tuttavia per agevolare i pensionati nel garantire un aumento dall’inizio dell’anno, la normativa stabilisce che deve essere utilizzato un tasso provvisorio. Se quello definitivo risulta essere più alto viene in seguito riconosciuta la differenza per tutte le mensilità pregresse. Quest’anno infatti la percentuale provvisoria è stata del 7,3% mentre la definitiva dell’8,1%. Motivo per cui c’è stata una somma mancante.

Ma quali sono gli importi? Non abbiamo ancora i dati certi, in quanto ci sono dei calcoli preliminari in atto ma crediamo che non dovrebbero esserci delle variazioni, in quanto risulta essere molto difficile. L’unica certezza è che il tasso di rivalutazione definitivo sarà molto più alto di quello provvisorio. Per questo motivo sicuramente ai pensionati spetteranno nuovi aumenti e arretrati. Dobbiamo ricordare però che con le decisioni prese dal Governo Meloni la percentuale piena si applica solo per gli assegni il cui importo non supera di 4 volte il trattamento minimo. Quindi effettuando un esempio su una pensione di 1.000 euro l’aumento è stato di 54 euro mentre, secondo i reali tassi, sarebbe dovuto essere di 57 euro. Gli arretrati del 2024 saranno quindi di circa 3 euro per ogni mensilità. Sono piccole somme, più basse rispetto all’ultimo anno, ma che comunque fanno la differenza.

Insomma attendiamo il prossimo conguaglio che sicuramente ci darà maggiori delucidazioni e informazioni a riguardo. Per questo però dobbiamo aspettare gennaio del prossimo anno.

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