Buone notizie per chi è nato in questi anni: grazie a queste misure potrebbero andare in pensione con ben tre anni di anticipo.
La situazione delle pensioni preoccupa molte persone, sia esperti del settore che politici e, soprattutto, cittadini prossimi a lasciare il mondo del lavoro; nella situazione generale, comunque, sembrano arrivare anche buone notizie che potrebbero portare molte persone ad andare in pensione in anticipo.
Ad oggi, come sappiamo, la pensione di vecchiaia si raggiunge all’età di 67 anni, anche se con la misura chiamata Quota 103 è possibile anche andarci in anticipo, purché si abbiano determinati anni di contributi.
Mentre in tanti cercano di capire se effettivamente convenga o meno andare in pensione in anticipo oppure no, determinati lavoratori in questi anni potrebbero avere diverse opzioni per andare in pensione in anticipo rispetto ai loro “colleghi”. Ecco di quali opzioni si parla, da caso a caso.
Pensione in anticipo rispetto a quella di vecchiaia: queste fasce d’età potrebbero rientrarci
Analizzando le regole in vigore in questo 2024 per andare in pensione, come ricorda il sito money.it, ci sono determinate fasce d’età che hanno la possibilità di andare in pensione in anticipo, specie dal momento in cui abbiano una carriera lavorativa costantemente caratterizzata dal versamento dei contributi. Nello specifico, chi è nato tra il 1959 e il 1964, facendo un rapido calcolo, può andare in pensione con tre anni di anticipo rispetto alla quota 67 anni fissata dalla pensione di vecchiaia.
In generale, con 42 anni e 10 mesi di contributi se uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne, si ha diritto ad andare in pensione anticipata: ecco quindi che, se un nato nel ’64 ha iniziato a lavorare praticamente da maggiorenne, può andare in pensione tranquillamente a 60 anni, raggiungendo la soglia prevista.
Nel caso invece il lavoro fosse iniziato più tardi, il pensionamento slitterebbe di qualche anno, ma rispettando la soglia contributiva comunque in anticipo rispetto alla soglia prevista. Chi rientra in categorie come disoccupati, invalidi almeno al 74%, caregiver e lavoratori di attività particolarmente gravose, ha una soglia ancora più bassa. Ci sono quindi diversi lavoratori che, se lo volessero, potrebbero già andare in pensione: una buona notizia per chi, dopo aver lavorato per anni e anni, decide di salutare il mondo del lavoro.