Ancora rincari e sovrapprezzi. Ora c’è un prodotto che non devi più comprare a causa dei nuovi aumenti
Ormai i termini “rincari”, “inflazione” e “sovrapprezzi” sono stabilmente presenti nel dibattito pubblico e politico del nostro Paese, e non solo. Purtroppo, infatti, la situazione non sembra essere affatto migliorata dal punto di vista economico e sociale.
Molte famiglie, infatti, hanno ancora numerose difficoltà nell’affrontare il momento della spesa al supermercato e ora la cosa non sembra andare verso una distensione, anzi. C’è infatti un nuovo prodotto che sarà meglio non comprare a causa di un nuovo aumento dei prezzi. Ecco qual è.
Ecco il prodotto che non devi più comprare dopo i nuovi aumenti
Purtroppo l’inflazione, nonostante abbia iniziato finalmente la sua discesa, non sembra aver invertito la difficile situazione economica in cui ci troviamo. Il trend in costante decrescita, infatti, inizia leggermente a tranquillizzare, ma ciò non sembra riflettersi effettivamente sulla realtà di tutti i giorni, ovvero con i prezzi al supermercato (che continuano ad essere molto alti). L’Unione Nazionale Consumatori ha infatti realizzato una classifica dei vari rincari e i nuovi aumenti hanno evidenziato un prodotto in particolare che ultimamente è meglio non acquistare.
Stiamo parlando dello zucchero, un alimento particolarmente usato dai cittadini per realizzare dolci, ricette e nel caffé. Il suo prezzo, secondo quanto riportano i dati Istat, ha visto un aumento di quasi il 50%.
Si tratta del prodotto che ha visto un maggior rincaro in tutto il 2022 e che, se è possibile, sarò meglio evitare di acquistare durante la nostra spesa al supermercato. Oltre allo zucchero, ha fatto registrare un considerevole aumento di prezzo l’olio d’oliva, che ha visto un +30,1% del suo costo. Seguono le patate (27,3%) e il riso (27%). Ma i costi sono saliti anche per quanto riguarda i viaggi aerei nazionali. Il loro prezzo infatti ha visto un rincaro del 26%.
Il settore delle vacanze in Italia, infatti, ha subito un pericoloso aumento dei prezzi. Tutti quelli che hanno deciso di andare in ferie in uno stabilimento balneare hanno certamente dovuto fare i conti con prezzi e costi spropositati per ombrelloni, lettini, sdraio.
Gli stessi villaggi vacanze hanno proposto soluzioni con prezzi aumentati del 16,4%. Anche i pacchetti vacanza, storicamente meno costosi e più ricercati da coloro che desiderano risparmiare durante le proprie ferie, hanno visto un pericoloso aumento del 6,3%. Infine, rincari sostanziosi sono stati registrati anche per quanto riguarda il trasporto marittimo, che vede un +6,1%.