L’IRES è cambiato insieme a tutti gli altri servizi. Che cosa dobbiamo sapere, e quali sono le ultime novità in merito?
L’IRES è uno dei servizi più usati in Italia. Si tratta dell’imposta sui redditi delle società, con una aliquota pari al 24%. Il reddito impossibile è rappresentato dai profitti che vengono generati. Inizialmente venne lanciata come sostituta al TUIR, e in seguito ufficializzata dal Decreto Legge del 24 gennaio 2012. Lo scopo di questo strumento è quello di rendere più semplice e funzionale il regime fiscale dei capitali delle imprese.
Ma se fino a questo momento è stata difficile da gestire, adesso tutto potrebbe cambiare nell’arco di pochi istanti. Questo perché la nuova riforma fiscale 2024 ha introdotto alcune modifiche importanti che riguardano questo strumento. Parliamo di cambiamenti piuttosto importanti e che gli italiani speravano di vedere prima o poi. Che cosa dobbiamo sapere al riguardo, e in che modo verranno gestiti i capitali delle imprese adesso?
Cambiamenti per l’IRES, avviene tutto con la riforma fiscale 2024: tieni a mente le modifiche
Tanto per cominciare arrivano le modifiche per la residenza fiscale delle persone giuridiche. Le società e gli enti, con sede legale in direzione effettiva o la gestione ordinaria in via principale, saranno considerati residenti in Italia. Questo è uno dei primi cambiamenti importanti. Difatti mette un freno al concetto di sede d’amministrazione e oggetto principale. Ora non sarà più necessario preoccuparsene grazie a questa modifica.
Arriva anche il bonus per le nuove assunzioni previste per l’anno prossimo. L’agevolazione fiscale sarà riconosciuta per gli operatori economici, i titolari di reddito d’impresa e gli esercenti di arti e professioni. Inoltre l’incentivo servirà ad introdurre persino una deduzione fiscale IRES o IRPEF fino al 120-130% per le assunzioni di categorie svantaggiate. Ovviamente la situazione dipende anche dal soggetto che richiede il servizio. L’unico problema è che ancora non si conosce la nuova aliquota IRES.
Non si sa nulla nemmeno per l’obiettivo di Governo per quanto riguarda la riduzione dell’aliquota al 24%, che potrebbe passare al 15%. Se così fosse sarebbe in linea con la Direttiva UE sulla global minimum tax (che entrerà in vigore il 1° gennaio 2024). E poi vediamo anche il bonus IRES per le agevolazioni per le aziende in campo tecnologico. Per il momento restano soltanto delle ipotesi queste due ultime novità. Ciò non toglie che siano delle buone aspettative: l’IRES è cambiata in meglio.