Nel 2024, la procedura per presentare richiesta per la disoccupazione cambia: ecco quali sono le novità in arrivo.
I cittadini possono beneficiare di questo supporto integrativo nel momento in cui si trovano in condizioni di svantaggio economico a causa della perdita del lavoro o del licenziamento. Tuttavia, nel tempo tale erogazione ha subito molte modifiche, sia nel calcolo dell’importo che nelle procedure.
Conoscere tutti i dettagli è essenziale, perché potrà essere decisivo in futuro. Poiché si tratta di un iter burocratico ad ogni effetto, è importante saper stimare sia la cifra spettante, in relazione al proprio stipendio, che le modalità di erogazione e richiesta.
Disoccupazione, dal 2024 cambia tutto: come fare richiesta
Ci sono vari sistemi di tutela per chi perde il lavoro. La NASPI, anche detta Disoccupazione, è la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego prevista a supporto del dipendente ma non è l’unica, anche se risulta la più famosa. A questa si unisce infatti la Dis-Coll, ovvero l’indennità che spetta ai collaborativi che hanno contratti coordinati e continuativi.
Oltre queste due, esiste una formula specifica. Si tratta della disoccupazione agricola, misura che riguarda i lavoratori dell’agricoltura e che viene erogata solo a coloro che fanno parte di questo settore e si trovano in una determinata situazione. Il decreto legge 338 stabilisce che gli agricoltori che restano senza occupazione possono fruire di tale beneficio. La misura viene distribuita da parte dell’INPS ma bisogna fare domanda. Solitamente, il pagamento è effettuato a luglio di ogni anno.
L’importo è fissato ad una cifra massima di 1321.53 euro per il 2024, tuttavia viene adeguata annualmente. I beneficiari possono richiederla sia mediante il sito web dell’INPS, facendo attenzione alla procedura e a quanto necessaria, sia mediante CAF o patronati sul territorio. Rientrano nel pacchetto operai agricoli a tempo determinato e indeterminato, coloni, compartecipanti, coltivatori diretti.
La disoccupazione è stabilita in un ammontare specifico: 40% per gli operai a tempo determinato, 30% per quelli a tempo indeterminato. Tutto dipende, comunque, dal tipo di contratto e dalle giornate di lavoro svolto. Per accedere alla misura, il primo passo è essere iscritti negli elenchi nominativi dei lavoratori dipendenti, avere due anni di anzianità nell’assicurazione e almeno 102 giorni di contributi giornalieri nei 2 anni precedenti la richiesta.
Ci sono poi delle opzioni differenti a cui poter attingere. Ad esempio, le lavoratrici, che hanno il divieto di licenziamento. A differenza degli altri bonus, in questi casi le dimissioni non impediscono la possibilità di fruire della disoccupazione. È una deroga speciale che permette, dunque, a coloro che fanno parte della categoria di accedere ad ogni modo al beneficio.