Pochissimi sanno che, se la pensione è troppo bassa, è possibile chiedere un aumento all’Inps. Vediamo come fare.
Pensioni troppo basse e costo della vita troppo alto: l’attuale situazione del nostro Paese è più o meno questa. Ma c’è un modo per far aumentare la propria pensione. Vediamo tutto nei dettagli.
In Italia le pensioni decisamente non brillano. Anzi: sono tra le più basse in Europa. Non solo, nel nostro Paese sono tassate con le stesse aliquote Irpef dei redditi da lavoro pur essendo meno alte. Ecco perché sempre più pensionati fuggono all’estero, in posti dove il costo della vita è più conveniente e tali prestazioni godono di una tassazione agevolata.
In alcuni Paesi come Albania e Romania, addirittura, le pensioni non vengono tassate per niente in quanto non sono considerate fonte di reddito. C’è da dire, però, che cambiare Stato ad una certa età può non essere facile. Trasferirsi lontano dalla propria famiglia in un posto in cui non si conosce nessuno e dove si parla un’altra lingua, è una sfida che non tutti vogliono affrontare.
Molti anziani, così, restano in Italia dove negli ultimi anni i rialzi hanno colpito tutti i settori. Le pensioni d’oro rappresentano un’esigua minoranza. La maggior parte dei pensionati italiani deve fare i conti con assegni troppo bassi per arrivare alla fine del mese. Eppure, c’è un modo per far crescere la propria pensione. In certe circostanze l’Inps può decidere di aumentarne l’importo.
Pensione: in questi casi puoi chiedere all’Inps di aumentarla
Se con la tua pensione fai sempre più fatica ad arrivare alla fine del mese, sappi che puoi chiedere all’Inps di aumentare il tuo assegno. Vediamo quali condizioni devono sussistere per ricevere una prestazione più ricca.
Sono tanti gli italiani che vanno in pensione con pochi contributi. Infatti, è ormai prassi comune iniziare a lavorare in modo stabile sempre più tardi e arrivare all’età pensionabile giusto con i contributi minimi necessari per poter smettere di lavorare. Averne pochi, tuttavia, significa anche avere una pensione bassa.
Se l’importo mensile dell’assegno previdenziale non raggiunge quello del trattamento minimo dell’Inps, allora si può chiedere un aumento. In pratica, l’ente può erogare un’integrazione in modo che la pensione mensile raggiunga lo stesso ammontare del trattamento minimo previsto. L’importo di quest’ultimo cambia ogni anno, in quanto è soggetto a rivalutazione. Per il 2024 corrisponde a 598,61 euro al mese.
Di conseguenza se una persona avesse una pensione di 300 euro al mese, l’Inps potrebbe erogare un’integrazione di 298,61 euro in modo da raggiungere i 598,61 euro. Non basta, però, avere una pensione bassa per ottenere l’integrazione dell’Inps. Il cittadini non deve superare le seguenti soglie reddituali:
- 7.384 euro all’anno se si vive soli e si è andati in pensione prima del 1994;
- 7384 euro all’anno se si è da da soli o 29.533 euro all’anno se si vive con il coniuge e si è andati in pensione nel 1994;
- 7.384 euro all’anno se si vive soli o 22.150 all’anno se si e coniugati e si è andati in pensione dopo il 1994.