Rivolta tra i commercianti, è protesta: “Troppo presto, così è invivibile”. Ad Ascoli Piceno ecco cosa sta accadendo in queste ore.
A Ascoli Piceno, l’avvio dei saldi estivi ha suscitato non poco malcontento tra i commercianti locali. La decisione di anticipare il periodo degli sconti stagionali ha sollevato una serie di critiche legate soprattutto alla sostenibilità di tale scelta in un contesto economico e climatico in rapida evoluzione. “I periodi scelti sono troppo anticipati, sia in estate che in inverno, così diventa insostenibile”, lamentano gli esercenti, che vedono nell’attuale programmazione una minaccia alla già precaria stabilità del settore retail.
Il cambiamento climatico gioca un ruolo chiave nelle preoccupazioni espresse dai commercianti ascolani. Le temperature sempre più instabili influenzano direttamente le abitudini di acquisto dei consumatori e la gestione delle collezioni stagionali da parte dei negozianti. “Bisognerebbe farli slittare ad agosto e febbraio”, suggerisce Lele Paci, proprietario del negozio di abbigliamento Zona 23, evidenziando come l’adeguamento delle date possa contribuire a una migliore corrispondenza tra offerta e domanda.
Effetti della politica sul consumo
Oltre alle questioni climatiche, anche il panorama politico sembra avere un impatto significativo sul comportamento d’acquisto dei cittadini ascolani. Periodi di elezioni o incertezze politiche tendono a rallentare la spesa nel settore dell’abbigliamento, a differenza di altri settori come la ristorazione che possono trarne vantaggio grazie agli eventi legati alle campagne elettorali. Questa situazione contribuisce ulteriormente alla sensazione di stallo avvertita dai commercianti.
Serena Albertini da Zenzero condivide le preoccupazioni relative all’impatto delle chiusure stradali sulla vitalità del centro città: “Per noi della zona centrale aver chiuso via Trento e Trieste per tanto tempo ha penalizzato parecchio”. Anche lei concorda sulla necessità di ripensare il calendario dei saldi per permettere ai negozianti di gestire meglio le proprie strategie commerciali senza essere costretti a offrire sconti su collezioni appena introdotte.
Nonostante lo scenario poco incoraggiante delineato dalle testimonianze raccolte tra i commercianti ascolani, c’è chi guarda al futuro con un cauto ottimismo. La speranza è quella che i saldi possano comunque rappresentare un momento di rilancio dopo periodici difficili ma affinché ciò accada è essenziale trovare un equilibrio più sostenibile nella programmazione degli stessi. La sfida sarà quella di adeguarsi ai cambiamenti climaticiper garantire offerte più in linea con le effettive necessità dei consumatori senza gravare ulteriormente sulle spalle dei piccoli esercentidi città come Ascoli Piceno.