In quali modi è possibile evitare legalmente il pignoramento della propria casa evitandone l’esecuzione forzata?
Ritrovarsi nel bel mezzo di una procedura di esecuzione forzata a causa di debiti che non si è riusciti a saldare in tempo è un vero e proprio incubo, che può creare alle persone o ad intere famiglie difficoltà notevoli. Quello che in molti tentano di fare in tali situazioni è contenere i danni, cercando il modo di evitare di perdere tutto.
Da questo punto di vista, la legge offre un certo tipo di tutela, in particolar modo per quanto riguarda i limiti legati ai prelievi forzosi sullo stipendio, per fare in modo che il saldo del debito venga spalmato su un certo periodo di tempo evitando che il debitore rimanga completamente senza soldi. Ma cosa accade per quanto riguarda il pignoramento della casa e, soprattutto, è possibile evitarlo in qualche modo? Scopriamo che cosa prevedono le norme vigenti in tal senso.
Pignoramento della casa, come è possibile evitarlo: la soluzione della legge
Il pignoramento della propria abitazione è uno degli atti maggiormente temuti quando si va incontro alle conseguenze legali derivanti dal mancato pagamento del debito. Una situazione che porta molte persone a domandarsi se vi sia la possibilità di aggirarlo, facendo a meno del fatto che la casa finisca all’asta perdendola in maniera definitiva.
La procedura di pignoramento, ovvero l’esecuzione forzata per espropriazione immobiliare, comporta la sottrazione coattiva di un bene appartenente al patrimonio allo scopo di effettuarne, a seguito della vendita all’asta, una conversione in denaro per soddisfare il creditore. È sovente affiancata all’espropriazione mobiliare, qualora non sia sufficiente ad andare a ripianare il debito. Ebbene, in una situazione del genere, il debitore potrebbe vendere la casa pignorata prima che essa vada all’asta?
Lo specifica il codice di procedura civile nell’articolo 568 bis, nel quale si prevede la possibilità di vendita diretta dell’immobile pignorato previa richiesta al giudice dell’esecuzione da parte del debitore. Il tutto a patto che il prezzo sia non inferiore a quello indicato nella relazione di stima che un esperto ha elaborato.
Inoltre, deve essere effettuata nel rispetto di alcuni specifici passaggi burocratici e temporali. Per fare un esempio, la richiesta andrà depositata non oltre dieci giorni prima dell’udienza di comparizione delle parti. Infine, anche l’offerta di acquisto andrà presentata in cancelleria unitamente ad una cauzione non inferiore al decimo del prezzo offerto.
