Funziona il protocollo anti-evasione: tanti nella rete

Va avanti la collaborazione tra l’ufficio delle entrate di Ancona, la Guardia di Finanza e il Comune che cercano di trovare gli evasori

E’ caccia agli evasori. E quanto sta facendo il Comune di Ancona sta portando in effetti dei frutti sperati. Una collaborazione che è stata effettuata per la terza colta tra il Comune di Ancona, la Guardia di Finanza e l‘ufficio delle entrate della città marchigiana. Non è certo un modo per andare a prendere le persone che sono in difficoltà, ma chi invece dice di esserlo e invece non lo è affatto. Proprio per questo sono state individuate una serie di persone che non hanno partita Iva o altri documenti, ma hanno qualcosa di più e non l’hanno mai dichiarato. E l’elenco non è corto, ma ci sono tante persone che fanno vite che, teoricamente, non potrebbero fare e permettersi. Un classico.

La sede
La sede del comune di Ancona (Ansa Ascolicityrumors.it)

 

E la lista di cose che fanno pensare c’è, eccome. Ad esempio c’era un circolo culturale che in realtà era anche e soprattutto un ristorante oppure c’era un agriturismo e un personal trainer che svolgevano le loro attività senza avere la partita Iva, con affitti che spesso erano in nero o perfino in comodato d’uso gratuito. C’era anche una persona che aveva 66 automezzi, ma al Fisco non aveva dichiarato niente. E questi sono alcuni dei tanti risultati che il nuovo protocollo siglato tra la Finanza, il Comune e l’ufficio delle Entrate di Ancona ha scovato.

 

Le indagini
La sede della Finanza di Ancona da dove sono scattati i controlli (Ansa Ascolicityrumors.it)

 

Un accordo che è stato rinnovato per la terza volta , con le firme del Sindaco di Ancona Daniele Silvetti, il funzionario dell’ufficio delle entrate di Ancona e il generale della Guardia di Finanza Alessandro Barbera e anche comandante regionale delle Fiamme Gialle. Un accordo che è stato rinnovato, considerati i successi che sono stati ottenuti negli ultimi anni da questo specie di protocollo che potrebbe anche essere esportato in altre situazioni locali, anche perché è un modo capillare di poter individuare le persone che non dicono la verità.

Entusiasta il comandante della Guardia di Finanza Barbera che sta intensificando il lavoro che viene svolto da qualche anno a questa parte proprio per cercare di trovare chi non rispetta le regole. “Il protocollo ha già dimostrato di funzionare oggi lo rinnoviamo e avrà durata annuale. Appena rileviamo irregolarità fiscali nei confronti del Comune diamo sollecita comunicazione“.

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